Cavarzere, comune di Venezia. Un paio di giorni fa un cacciatore, non lontano dal rifugio di animali, situato in un'area di campagna, ha sparato più di 10 colpi di fucile contro una cagnolina che era fuggita da pochi minuti dal rifugio gestito dalla signora Sonia Paccagnella, che ha raccontato l'episodio a VeneziaToday. Erano le 6.30 del mattino quando Mara, il nome della povera cagnolina, è fuggita insieme ad Ares, un altro cane presente all'interno del rifugio. Ciò che sarebbe successo di lì a poco erano in pochi ad immaginarselo, soprattutto perché Mara è un cane nient'affatto pericoloso e che non avrebbe rappresentato per nessuno una minaccia.

Cacciatore voleva ucciderla

Lo stato in cui è stata ritrovata il giorno dopo la cagnolina Mara era la testimonianza diretta di come il cacciatore che aveva sfortunatamente incontrato sulla sua strada volesse ucciderla, senza un apparente motivo. L'animale aveva nel petto decine di pallini appartenuti ad una carabina, con cui l'uomo ha sparato. Il fatto che molti dei bossoli abbiano raggiunto il cane a cuore e polmoni fanno pensare a colpi sparati a distanza ravvicinata, con l'obiettivo appunto di uccidere.

Un testimone ha raccontato di aver sentito uno sparo intorno alle 7 del mattino e subito dopo un lacerante guaito di un cane. Era Mara, appena colpita dal cacciatore, che molto probabilmente resterà impunito per il gesto compiuto.

La cagnolina, dopo essere stata ritrovata non lontano dal luogo della segnalazione da parte del testimone, ha ricevuto le prime cure, nonostante la situazione fosse disperata. Data inizialmente per spacciata, a causa delle ferite gravissime riportate, Mara ha saputo trovare le energie per riprendersi, grazie anche alle amorevoli cure dei suoi angeli custodi.

E' viva per miracolo e, nei prossimi giorni, potrebbe riuscire a sostenere una complicata operazione finalizzata alla ricostruzione della zampa, il cui muscolo è stato completamente distrutto dalla furia cieca del cacciatore.

Proseguono le ricerche dell'autore del gesto

Intanto, proseguono le ricerche dell'autore di questo macabro gesto nei confronti di un cane che, oltre ad allontanarsi, probabilmente per gioco, dal rifugio in cui viveva momentaneamente, non aveva fatto null'altro (e anche se avesse fatto dell'altro il gesto continua a restare illogico e immotivato).

A VeneziaToday, la direttrice del rifugio ha chiesto aiuto a tutti coloro che avessero sentito o notato qualcosa di strano nelle vicinanze de La Città degli Angeli di Caverzere, il nome del rifugio da dove era scappata la cagnolina Mara.