"Un attacco alla Capitale è questione di tempo", questo il succo del discorso pronunciato dal comandante delle Guardie Svizzere Cristoph Graf al raduno del corpo di polizia tenutosi a Soleure nei giorni scorsi. L'ufficiale ha poi aggiunto che le Guardie sono pronte ad intervenire in ogni momento, assicurando la sicurezza del Pontefice e dello Stato Vaticano. I terroristi jihadisti hanno più volte ribadito la minaccia all'Italia e, in particolare, a Roma. Ricordiamo tutti la foto apparsa qualche tempo fa su Twitter della Basilica di San Pietro con il vessillo dell'Isis.

L'ultima frase shock è stata lanciata su Telegram, popolare social network di messaggistica, dove è apparsa una frase minatoria nei confronti del nostro Paese "Il prossimo obiettivo è l'Italia".

In cosa consiste il corpo delle guardie svizzere?

Le Guardie Svizzere sono un corpo armato a servizio del Pontefice istituito nel 1506 ed ancora oggi operante. Dopo che Sisto IV nel 1479 aveva concluso un accordo con la Confederazione Elvetica per il reclutamento di mercenari, il 22 gennaio 1506 un corpo di mercenari agli ordini di Kaspar Von Silenen attraversò i confini dello Stato Pontificio per servire Giulio II. Da allora le Guardie sono sempre state al servizio del Papato, proteggendo il Pontefice e ad oggi le Guardie Svizzere Pontificie, capitanate da Cristoph Graf, sono l'ultima truppa di mercenari elvetici esistente.

Passeggiando per le zone limitrofe a Piazza San Pietro è possibile imbattersi in questi soldati riconoscibili per la loro divisa variopinta e per le armature medioevali. Molto spesso i turisti italiani e non si fermano a scattare una foto assieme a loro, come ricordo di un viaggio a Roma.

In difesa del Papa

Le Guardie Svizzere, pur sfoggiando alabarde e armature medioevali per le occasioni di parata, sono una vera e propria truppa d'Elite, addestrata all'uso delle più recenti armi da fuoco.

Il loro giuramento prevede l'assoluta fedeltà ai Papi e, in caso di Sede Vacante dopo la morte di un Pontefice, al collegio dei Cardinali. Per entrare nel corpo delle Guardie Svizzere occorre possedere la cittadinanza Svizzera, avere più di 18 anni e meno di 30, essere di fede Cattolica, essere più alti di 175 cm, aver prestato servizio senza demeriti nell'esercito Svizzero, essere uomo e celibe, anche se il matrimonio è ammesso ai gradi superiori, ed essere in possesso di un diploma di capacità professionale o una maturità medio-superiore.

Sicuramente le Guardie sono addestrate ad ogni evenienza per proteggere il Pontefice, e, dopo aver affrontato nei secoli il Sacco di Roma di Carlo V, la presa di Roma dopo l'Unità di Italia e la Seconda Guerra Mondiale, sapranno fronteggiare anche il terrorismo islamico.