Il capo della protezione civile, Fabrizio curcio, designato da Renzi e in carica da soli due anni, si dimette. In una lettera inviata al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, infatti, chiede di essere sollevato dall'incarico attualmente ricoperto. Lo rende noto una nota a Palazzo Chigi. Curcio dichiara di non poter più assolvere a un tale compito che richiede impegno 24h, continuità, costanza e massima concentrazione per via di problemi strettamente personali. Ringrazia pubblicamente tutti coloro che in questo tempo si sono dimostrati solidali con la Protezione Civile: donne e uomini che rendono vivo e operativo il Dipartimento sempre a servizio della cittadinanza e augura un grande in bocca al lupo al suo successore, sicuro che riuscirà a portare avanti con dignità e impegno costante la funzione che gli sarà assegnata.

Un uomo ligio al dovere

Vanno messi in evidenza alcuni ruoli fondamentali svolti da Curcio in questo biennio: dal terremoto di Amatrice alla rimozione della Concordia, dall'alluvione di Messina al Giubileo 2000. Si è dimostrato un uomo valoroso, ligio al dovere e molti avevano pensato che fosse la persona giusta al posto giusto. A confermarlo le parole di Erasmo D'Angelis:

In particolare, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, rende onore ad una persona che ha dimostrato profonda umanità e grande sensibilità.

Altrettanto, Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, esprime una medesima gratitudine, sottolineando l'abilità di Curcio nell'affrontare situazioni critiche e complesse come quelle sismiche, cui si sono aggiunte le nevicate del periodo invernale e, ora, gli incendi che attanagliano quella parte dell'Italia già malandata.

Angelo Borrelli al suo posto

Il presidente del Consiglio ringrazia l'ormai ex capo della Protezione Civile, Curcio, per la sua dedizione e passione, e nomina, al suo posto, il suo vice, Angelo Borrelli, laureato in Economia e Commercio. Borrelli è un dottore commercialista, che entra nel Dipartimento della Protezione Civile nel 2002 e segue da vicino diverse emergenze: quali, ad esempio, il terremoto che colpì L'Aquila nel 2009 e, più recentemente, il sisma nel Centro Italia del 2016. A lui vanno - da parte del premier - i migliori auguri di buon lavoro per tutto ciò che lo attende in termini di sfide e responsabilità.

Il nuovo capo della Protezione Civile ringrazia il premier per la fiducia che gli è stata accordata e promette di gestire qualsiasi attività a cui è quotidianamente chiamato con quella stessa determinazione che aveva visto nel lavoro con Curcio il cardine della loro collaborazione.