La situazione politica mondiale appare particolarmente tesa. Infatti, nelle scorse ore la Cina è stata invitata dal Segretario di Stato americano Rex Tillerson e dal Segretario della Difesa James Mattis, ad esercitare delle pressioni forti sul Nord Corea al fine di scongiurare un'eventuale guerra. Ma nelle ultime ore la situazione politica mondiale appare particolarmente tesa, poiché si teme che il Nord Corea abbia in programma alcuni test nucleari, che potrebbero essere portati a termine nelle prossime ore. Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio la notizia: vediamo quando e dove è probabile che Pyongyang conduca i suoi test balistici.
Test balistici
Il 15 agosto è il giorno in cui ricorre una festa molto importante per il Nord Corea, ovvero la liberazione del Giappone. Durante questa ricorrenza, il regime nordcoreano è solito far esplodere delle testate nucleari, quindi, molto probabilmente, alcuni test balistici verranno condotti il 15 agosto. Secondo quanto dichiarato al Daily Star da Robert A. Manning, un esperto di difesa, questa pratica viene fatta sia per commemorare la festa sia per rinforzare la legittimità del regime. Ma dove potrebbe decidere di bombardare questa volta Pyongyang? Se scoppiasse una guerra e il Nord Corea e gli Stati Uniti d'America sganciassero le loro testate nucleari, che cosa succederebbe al mondo?
A quest'ultima domanda ha risposto negli scorsi giorni un importante climatologo.
Dove bombarderanno?
Che il Nord Corea stia preparando dei test balistici per festeggiare la ricorrenza è fuor di dubbio, poiché delle immagini satellitari mostrano delle attività vicino alle basi sottomarine nordcoreane. Il punto più probabile in cui i test verranno condotti è proprio intorno all'isola di Guam, dove peraltro sono state inviate delle truppe americane.
Quindi il prossimo bombardamento dovrebbe avvenire a Guam il 15 agosto. Ma questo non è l'unico punto del mondo dove la situazione sembra essere particolarmente tesa, poiché anche la Cina e l'India hanno ritenuto opportuno schierare le proprie truppe nelle terre di Aksai Chin, ovvero una regione del Kashmir e Arunachal Pradesh, uno stato dell'India orientale.
I due stati hanno affermato di non avere intenzione di dare il via ad una guerra ma solo di salvaguardare i propri confini. Non ci resta che aspettare che arrivino nuovi aggiornamenti in merito alla delicatissima questione. A voi i commenti.