Gli scontri avvenuti ieri, 24 agosto, in piazza Indipendenza a Roma tra forze dell’ordine e immigrati di origine somala ed eritrea stanno provocando una catena infinita di reazioni politiche. Tra i più caustici nel commentare quanto avvenuto nella Capitale durante le operazioni di sgombero del palazzo occupato abusivamente in via Curtatone, c’è lo scrittore Paolo Izzo. Le parole dell’ex segretario dei Radicali colpiscono per la loro durezza ai limiti del razzismo secondo alcuni. Ma Izzo, quando parla di “operazione di cleaning perfettamente riuscita”, non fa altro che riprendere, in parte, quanto dichiarato dal prefetto di Roma Paola Basilone che, intervistata dal Corriere della Sera, aveva utilizzato le stesse parole.
Chi è Paolo Izzo
Come già accennato, Paolo Izzo, nato nel 1970 a Napoli ma residente da tempo a Roma, è uno scrittore, autore di romanzi e poesie, che dal 2013 al 2014 ha ricoperto la carica di segretario capitolino dei Radicali Italiani. Attualmente Radio Radicale dedica uno spazio settimanale, le ‘Lettere eretiche’, alle conversazioni intrattenute da Izzo con un altro ospite sul contenuto della sua ultima ‘lettera’.
Con le forze dell’ordine e contro il sindaco Raggi
“Finalmente nella Capitale una importante piazza del centro è stata rimessa a nuovo”, scrive senza peli sulla lingua Paolo Izzo in una nota pubblicata oggi. L’autore, tra gli altri, del romanzo Il ladro di emozioni, se la prende con il sindaco di Roma, Virginia Raggi la quale “non riusciva nell'intento” di sgomberare l’edificio di via Curtatone e ripristinare ordine e legalità.
Alla fine, chiosa Izzo, “c’è voluto l'intervento deciso e decisivo delle forze dell'ordine che, sotto la guida della Prefetta di Roma (Paola Basilone ndr), hanno messo in atto” quella che lo scrittore definisce “una operazione di 'cleaning perfettamente riuscita'”. Parole durissime, ai limiti della xenofobia, riprese comunque quasi alla lettera da quanto dichiarato dalla Basilone al Corriere.
“Si è trattato di un’operazione di cleaning, di riportare l’ordine a piazza Indipendenza, di ristabilire le regole”, ha detto infatti la ‘prefetta di ferro’ facendo riferimento allo sgombero “perfettamente riuscito”.
Spreco di acqua contro i sedicenti rifugiati
Certo in tempi di inusitata siccità - ironizza in maniera quasi macabra - l'utilizzo degli idranti sarà parso un eccessivo spreco di risorse, ma quella piazza non sarebbe mai stata così linda”.
Secondo Izzo, poi, “l'unica nota dolente è stata quel centinaio di senzacasa, sedicenti rifugiati, che si trovavano a dormire per terra e che hanno tentato di ostacolare con i loro corpi l'operazione di polizia, pardon pulizia”. La conclusione della sua nota è dedicata all’Ama, la tanto discussa azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade della Capitale, che in futuro potrebbe arrivare a “temere la concorrenza delle forze dell’ordine” anche se, scrive Izzo, “potrà sempre contrattaccare sottolineando che gli immigrati dispersi dalla piazza non sono stati lavati bene: sono rimasti quasi tutti neri”.