Salvati dal devastante rogo che ha divorato la fattoria in cui venivano allevati: 18 maialini erano stati strappati alle fiamme dal provvidenziale intervento dei Vigili del fuoco in un'azienda agricola di Pewsey, nel Wiltshire (Inghilterra). Una storia di eroismo trasformata però in un caso nazionale dopo alcuni scatti apparsi su Facebook: gli stessi "salvatori" hanno ricevuto dalla proprietaria della fattoria, Rachel Rivers, in segno di riconoscenza per il loro aiuto, delle salsicce prodotte con le carni dei suini salvati sei mesi prima. Indignazione e rabbia sui social dopo la pubblicazione e la cancellazione di alcune foto del barbecue con cui i pompieri hanno ringraziato a loro volta la donna, con tanto di didascalia che ha scatenato una vera e propria bufera.

Salvati dall'incendio, poi sul piatto dei pompieri

L'incendio divampato nella fattoria di Rachel Rivers, a Pewsey, nel Wiltshire (Inghilterra), avrebbe avuto effetti ben più devastanti senza il pronto intervento dei Vigili del fuoco. Grazie a loro, infatti, 18 maialini sono scampati a morte certa in mezzo a uno spaventoso muro di fiamme. Quegli stessi "eroi", però, sono oggi per molti il simbolo della crudeltà e il gesto arrivato a sei mesi da quel rogo ha destato imbarazzo persino tra i vertici della caserma.

Secondo quanto riportato daThe Guardian, confermato anche dalla Rivers ai microfoni della BBC, la stessa proprietaria del bestiame salvato dall'incendio aveva promesso ai soccorritori una "ricompensa".

Si trattava, probabilmente, proprio delle salsicce recapitate ai pompieri, che, tuona il web, dopo aver regalato una seconda possibilità ai maialini li hanno mangiati durante un barbecue tra i più discussi del Regno Unito.

Il barbecue della discordia

Le foto della grigliata sono rimbalzate dalla caserma alla Rete con un'eco inaspettata per gli stessi protagonisti di questa storia, complice il commento che ha accompagnato gli scatti del banchetto: "A soli sei mesi e un giorno dopo che i Vigili del fuoco hanno salvato 18 maialini da un incendio, siamo stati in grado di assaggiare il frutto dei nostri sforzi di quella notte di febbraio".

Immediata la reazione furibonda di migliaia di utenti, tra cui anche numerosi animalisti, che hanno costretto la caserma a rettificare e provare a mettere una pezza sullo scivolone dei colleghi: "Il recente messaggio ci rendiamo conto che abbia potuto offendere delle persone. Ci scusiamo e questo è il motivo per cuilo abbiamo rimosso".

Ma la corsa ai ripari, subitanea e per certi alcuni "goffa", non è servita a lenire il fervore degli animi, uniti in un j'accuse pubblico a cui si è aggiunto il disappunto di Mimi Bekhechi, responsabile nazionale Peta. Per suo tramite, l'associazione ha fatto sapere di contestare fortemente il comportamento dei pompieri, che avrebbero facilmente potuto ripiegare su salsicce "vegane" per evitare agli animali salvati la tortura della macellazione.