Sono centoventi le persone raggiunte da avviso di garanzia rischiando un processo per truffa e falso, per aver spostato la residenza nei comuni del centro Italia colpiti dal Terremoto del 2016, in particolare ad amatrice e Accumuli.
Gli indagati, tutti provenienti da Roma, avrebbero approfittato degli aiuti erogati dalla Protezione civile e intascare così somme che si aggirano sui mille euro al mese.
Le indagini
Il forte aumento dei cambi di residenza nei comuni di Amatrice e Accumuli, hanno insospettito i magistrati della Procura della Repubblica di Rieti, svolgendo degli accertamenti sui beneficiari del Cas (Contributo di Autonomia Sistemazione), secondo gli inquirenti i richiedenti non avrebbero i requisiti per accedere ai sostegni economici erogati a favore dei comuni colpiti dal sisma.
A darne notizia è Il Messaggero, molti residenti della capitale, originari dei comuni devastati dal sisma del 24 agosto 2016, possiedono seconde case o addirittura terze case nelle zone terremotate del centro Italia e avrebbero approfittato della situazione, richiedendo cosi l’indennizzo che parte da 400 euro per nuclei di una sola persona fino ad arrivare a 1300 euro per i nuclei familiari più numerosi.
Il sindaco Pirozzi
Non sono passati che pochi giorni dalle dichiarazioni, con tono polemico, dell’uomo simbolo della ricostruzione di Amatrice e dei comuni toccati dal terremoto del 2016. Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, aveva lanciato nuove accuse riguardanti i fondi raccolti tramite sms solidali, circa 33 milioni di euro, sostenendo che “Non un solo euro di quelli donati è arrivato dagli sms, finirà tutto in una grande bolla di sapone”.
Polemiche ritrattate proprio questa mattina subito dopo l’inaugurazione del nuovo palazzetto di Amatrice, dove il primo cittadino amatriciano si è a lungo intrattenuto con il nuovo commissario per la ricostruzione Paola De Micheli, “E’ faccenda archiviata”, dice Sergio Pirozzi, “C’è stata una strumentalizzazione a cui non appartengo, è bastato chiarire con una conferenza, le persone credono nel sistema”.
Dell’incontro con il commissario De Micheli ci dice di esser stato rassicurato, “La priorità verrà data ai comuni di che sono stati maggiormente colpiti dal sisma”, e conclude, “Spero di trovare conferma nei fatti, non abbiamo più un archivio ne documenti e in collaborazione con l’ufficio per la ricostruzione della regione Lazio stiamo vagliando ogni caso”.