Sembra non aver fine... Una scossa di Terremoto, magnitudo 3.7, si e' registrata questa mattina alle 6:35, l'epicentro a Campotosto, solo pochi chilometri da amatrice. Nella serata di ieri, Lunedi 4 settembre, alle 20:45 l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva già registrato una scossa di magnitudo 3.3. La scossa e' stata avvertita a Montereale, Capitignano, Campotosto (epicentro) e Amatrice per un raggio di !0 km circa.
Notte insonne
Il sindaco di Campotosto (L'Aquila), Luigi Cannavicci, riferisce che non ci sono stati danni. "Nella stragrande maggioranza dei casi i miei concittadini vivono nei moduli abitativi provvisori antisismici - ci spiega il primo cittadino - quei pochi, che come me vivono in case in muratura, sono più preoccupati sicuramente, non sarà una notte tranquilla''.
Ci sono state altre scosse, alle 22:55 alle22:56 e alle 23:01 , per fortuna di magnitudo inferiore, che hanno provocato allarme e molta paura. Le scosse sono state registrate a 14 chilometri di profondità sul confine tra Abruzzo e Lazio. Alle 00:49 però, l'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha registrato una scossa di magnitudo 2.5 nel Mar adriatico davanti la costa Vastese, quest'ultima non avvertita dalla popolazione.
Terra martoriata
Non è passato che un anno dal grande terremoto che colpì il centro Italia. La paura ed il dolore sono ancora scolpiti nel cuore della popolazione, quando il 24 agosto 2016 una forte scossa di magnitudo 6.2 colpì la Valle del Tronto, nei comuni di Accumuli e Arquata del Tronto, per poi replicare il 26 ottobre 2016 Castel Sant'Angelo Sul Nera, Visso, Ussita con epicentro sul confine umbro-marchigiano.
Ma la terra aveva deciso di non fermarsi. Il 30 ottobre una scossa ancora più forte -magnitudo 6.5- terminava l'opera di distruzione, l'epicentro nella provincia di Perugia, Norcia e Preci. Dopo qualche mese, durante i quali si contavano i danni e purtroppo anche i morti, il 17 gennaio 2017 altre quattro forti scosse, calcolate tra magnitudo 5.0 e 5.5, fanno tremare la terra tra i comuni aquilani tra Montereale, Cagnano Amiterno e Capitignano.
Analisi
Le osservazioni e le analisi preliminari elaborate dall'INGV hanno permesso una prima interpretazione dell'evento l'orientamento NNO-SSE della struttura sismogenetica, che si estenderebbe in maniera congrua con l'orientamento della catena appenninica, per circa 25–30 km di lunghezza e per circa 10–12km di larghezza interessando una fascia crostale che si estende dalla superficie alla profondità di 10 km.