Una donna sposata di 42 anni che intrattiene una chat erotica con un giovane già conosciuto dalla famiglia della stessa ha fatto scattare vendetta ed aggressione fisica nella mente del marito e del figlio di quest'ultima. Succede a Brusciano, comune nel napoletano. Accade che nell'era del web, molte persone si conoscano on line e la frequentazione, da amichevole, con il passare del tempo, si trasformi in qualcosa di più.
Succede che non sia più possibile nascondere alcune vicende che dovrebbero rimanere segrete, ma che, a lungo andare, vanno a scontrarsi con l'impossibilità di mantenere riservatezza e la scoperta, da parte della famiglia, di "segreti inconfessabili" che hanno fatto scattare nella mente di chi li scopre vendetta e, addirittura, come in questo caso, una vera e propria aggressione fisica sfociata in un tentato omicidio per la giustizia italiana.
Nella fattispecie, il consorte ed il figlio della signora coinvolta hanno scoperto le foto compromettenti nella chat della donna. Colpevole della messaggistica hard, un giovane di 27 anni (già da loro conosciuto) che, aggredito dai due, già noti alle Forze dell'ordine, è stato ferito con un coltello dopo essere entrato nella sua auto. Trasportato al vicino ospedale, il ragazzo sarebbe per ora ancora in prognosi riservata.
In un primo momento, il ventisettenne di Volla ha cercato di mantenere il segreto della compromettente situazione simulando un tentativo di rapina: sarebbe stato inseguito da un'auto e poi aggredito da un soggetto a lui sconosciuto. La versione dei fatti però non ha affatto convinto i Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, paese vicino a Busciano, luogo in cui è avvenuta l'aggressione.
Dopo un serrato interrogatorio, infatti, ed incalzato dalle stranezze della sua versione e dalle domande dei militari, il giovane ha confessato le motivazioni dell'aggressione e la storia delle conversazioni e foto erotiche scambiate in chat con la donna sposata in questione. Il ventisettenne, dunque, ben conosceva i suoi aggressori.
I militari hanno, poi, arrestato i due, a loro già noti, entrambi di Brusciano. Le indagini, condotte dalla Procura di Nola, in collaborazione con i Carabinieri, hanno permesso di individuare immediatamente il movente ed i colpevoli del gesto. L'accusa per il marito ed il figlio della donna coinvolta nella chat erotica è ora di tentato omicidio.