La prima volta che le è capitato, sembrava trattarsi di uno scherzo. Proprio uno strano scherzo della natura. Invece è una malattia: se ride, se si emoziona troppo, o dopo un orgasmo, cade nel sonno come fosse la bella addormentata, o una sua versione "eccentrica". Protagonista di questa inimmaginabile situazione è Jessica Southall, 20 enne inglese di Nottingham, che sconta una condizione neurologica rarissima.
La 'bella addormentata'
Potrebbe essere nominata come "la sindrome della bella addormentata", la malattia che affligge Jessica, che la fa soffrire contemporaneamente di narcolessia e cataplessia. Il raro disturbo del sonno e del ritmo sonno/veglia, fa sì che improvvisamente la ragazza possa cadere addormentata.
Ogni volta che ha una forte emozione o sperimenta una condizione di piacere estremo, i suoi muscoli si rilassano totalmente e sviene scivolando in un sonno profondissimo.
Può dormire fino a 13 ore al giorno
"Sembrerebbe una cosa divertente, io stessa cerco di scherzarci su, ma in realtà non lo è", afferma Jessica che in adolescenza ha scoperto di avere questa malattia. Il primo episodio di cataplessia l'ha vissuto quando aveva 16 anni. A destare sospetti, era stata una stanchezza straordinaria che la faceva addormentare sui banchi durante le lezioni scolastiche tra il biasimo degli insegnanti e la reazione divertita dei compagni di classe. Ci sono voluti diversi mesi contrassegnati da visite ed accertamenti, perché le venisse diagnosticata la malattia.
Questa disturbo le comporta non pochi problemi, dal momento che può dormire anche 13 ore al giorno. Oppure può avere attacchi improvvisi di sonno, paralisi del sonno e persino allucinazioni. Ma è stato quando ha avuto il primo ragazzo e ha iniziato ad avere una vita sessuale, a rendersi pienamente conto della gravità del suo stato.
Dopo l'amore si addormentava profondamente.
Una malattia con cui è difficile convivere
"Non è facile spiegare a chi mi sta intorno quello che accade", ha chiarito Jessica. E ha raccontato che col tempo ha imparato a conoscersi meglio ed è diventata consapevole di cosa le accade e sa quando è sul punto di addormentarsi, ma ciò non toglie che non è comunque facile per lei convivere con questa malattia.
Al partner attuale ha dovuto spiegare il motivo per cui dopo un rapporto sessuale si addormenta. Dopo avergli chiarito che i suoi improvvisi attacchi letargici dopo l'amore sono sintomi di emozione e non di noia, tutto è andato per il meglio. Più difficile gestire la malattia in ambito sociale, con il rischio ad esempio di cadere a terra all'improvviso. O di piombare nel sonno mentre qualcuno le sta parlando. La ragazza ha avuto una figlia, Briella, che ora ha un anno. Ovviamente l'emozione del parto è stata tale che il disturbo l'ha colpita anche al momento della nascita della bimba. Ma, in quell'occasione, precipitare nell'incoscienza l'ha protetta dai dolori del parto.