Il vaticano torna tremare ancora per scandali che vedono coinvolti soggetti che vestono l'abito talare. Nelle ultime ore è stato richiamato a Roma un componente del Corpo diplomatico vaticano negli Usa, molto autorevole a Washington, perché invischiato in una torbida vicenda di foto pedopornografiche. A comunicare l'allarmante notizia è stata proprio la Sala stampa del Vaticano, aggiungendo che alla fine di agosto il Dipartimento di Stato degli Usa aveva segnalato la presunta violazione del religioso. Lo Stato del Vaticano non ha potuto fare altro che rispettare i protocolli e, quindi, richiamare a Roma il presule.

Vaticano collabora con autorità americane ed internazionali

Un nuovo scandalo potrebbe travolgere il Vaticano. Il Promotore di giustizia del Tribunale vaticano avrebbe già iniziato ad indagare sull'affaire foto 'piccanti' che vede coinvolto l'autorevole sacerdote a Washington. Ovviamente sarà determinante, durante le indagini, la collaborazione delle autorità americane e internazionali. Il Promotore di giustizia, mentre svolge accertamenti preventivi, è coperto dal riserbo istruttorio. A ricordarlo, di recente, è stato proprio il Vaticano.

C'è un religioso, dunque, che potrebbe aver violato le leggi sulle immagini ritraenti abusi sui minori. Sembra che i procuratori americani, lo scorso 21 agosto 2017, avessero preteso la rimozione dell'immunità diplomatica del presule in modo da permettergli di stare in giudizio e quindi affrontare le accuse nel modo migliore.

Il Vaticano avrebbe detto 'no'.

Il caso Wesolowski

La decisione di richiamare il sacerdote a Roma, secondo il Vaticano, rispecchia le tradizionali pratiche diplomatiche. Secondo AP, il religioso coinvolto nello scandalo sarebbe un membro anziano dell'ambasciata vaticana negli Stati Uniti e proprio per questo non poteva essere perseguito negli Usa.

La nazione, comunque, avrebbe potuto allontanarlo. Non è la prima volta che il Vaticano è costretto a richiamare uno dei suoi diplomatici all'estero. Era successo anche nel 2013 con l'anziano Jozef Wesolowski, ambasciatore nella Repubblica Dominicana, accusato di aver stuprato molti minori. Il religioso, però, era morto prima dell'inizio del processo a suo carico.

Lo Stato del Vaticano si trova così a destreggiarsi davanti a un altro caso 'fastidioso'. Papa Francesco non ha ancora rilasciato commenti in merito. E' ben nota, comunque, la sua 'tolleranza zero' in caso di abusi sessuali sui minori.