Drammatico il bilancio provvisorio del terremoto di magnitudo 7.1 avvenuto a Città del messico martedì scorso: le vittime accertate sono 226, migliaia i feriti e 4 milioni di persone sono rimaste senza energia elettrica. Si scava senza sosta tra i detriti per cercare di trarre in salvo più vite possibili, ma nonostante il grande sforzo dei soccorritori e della popolazione che si è subito mobilitata, il numero sembra destinato a salire vertiginosamente.

Strage di bambini

Le drammatiche immagini pervenute in diretta dalla televisione messicana ci ha mostrato il salvataggio di 14 bambini tirati fuori dalle macerie di quella che era la scuola Enrique Rebsamen, completamente rasa al suolo: hanno perso la vita 32 bambini e 4 adulti.

Ad Atzala, nello stato messicano di Puebla, una chiesa del XVI secolo è crollata durante un battesimo e sono morti 7 adulti e 4 bambini, tra cui il neonato che stava per essere battezzato, salvo per miracolo il parroco. Nella stessa zona un'altra chiesa è crollata uccidendo altre 15 persone.

Appello di papa Francesco

"Preghiamo per le vittime, i familiari e per tutti quelli che prestano soccorso", così papa Francesco esorta alla solidarietà verso la popolazione messicana, il Santo Padre si e rivolto poi ai fedeli presenti in piazza San Pietro chiedendo loro di rivolgere le preghiere alla Vergine di Guadalupe.

Nessun italiano tra le vittime

"Tra le vittime non si registrano italiani", ha detto l'ambasciatore italiano a Città del Messico, Luigi Maccotta, "Siamo in contatto diretto con le zone colpite, la dimostrazione di efficienza e solidarietà da parte dei soccorsi e della popolazione è straordinaria".

La terra trema ancora

Sembra quasi il remake di un film quello che hanno vissuto lo scorso martedì i messicani, a distanza di dodici giorni dal sisma di magnitudo 8.2 che ha colpito lo stato messicano del Chapas e Oxaca causando 98 morti, e per ironia della sorte, esattamente lo stesso giorno di trentadue anni fa quando un altro terrificante sisma distrusse la megalopoli messicana, causando all'epoca 10.000 morti e centinaia di migliaia di feriti.

E proprio mentre le persone tornavano a casa dopo la commemorazione avvenuta con la ricostruzione del sisma del 1985, che la terra ha ricominciato a tremare.

Parola all'esperto

Il Terremoto di magnitudo 8.1 dello scorso 7 settembre non è in relazione con la scossa di martedì, i due epicentri si trovano ad una distanza di 650 chilometri, la morfologia della zona del primo sisma è stata modificata per un raggio di una decina di chilometri.

Tuttavia i terremoti trasferiscono energia che può arrivare ad una distanza pari a 4 volte la lunghezza della faglia: la massa che si è mossa il 7 settembre ha una lunghezza di circa 100 chilometri, quindi si esclude una correlazione tra i due movimenti sismici.