Il marchio ikea è uno dei più conosciuti al mondo. E' un'azienda multinazionale fondata in Svezia da Ingvar Kamprad, con sede legale principale a Leida, nei Paesi Bassi, specializzata nella vendita di mobili. La forza dell'azienda sono i prezzi accessibili per tutte le tasche e una discreta qualità. Sfortunatamente però non "tutte le ciambelle escono con il buco" e un loro prodotto ha causato la morte di 8 persone e per questo è stato ritirato dal mercato.
La cassettiera maledetta
Nella vasta gamma di prodotti Ikea presenti sul mercato ce n'è uno particolarmente pericoloso, tanto da portare l'azienda a ritirare dal mercato ben 29 milioni di cassettiere.
Il nome del mobile è "Malm" e l'ultima vittima è stata registrata a Buena Park in California, dove un bambino di 2 anni è rimasto schiacciato sotto il peso della cassettiera che gli è caduta addosso. Questo non è il primo caso, già altri 7 bambini sono morti a causa di questo mobile ed altri 36 ne sono rimasti feriti. Il modello è uno dei primi usciti, difatti il primo caso si è registrato nel 1989 quando già da allora Ikea consigliò di fissare il mobile al muro piuttosto che lasciarlo senza ganci. Ma d'allora non sembra cambiato molto, il mobile ha continuato a mietere vittime e così l'azienda svedese l'anno scorso ha deciso di ritirare il modello dal mercato. Deve essere stata una grande perdita economica per la società, ma giustamente la sicurezza deve venire prima di ogni altra cosa e forse bisognava ritirarlo prima.
La cassettiera incriminata comunque non è presente in Europa, ma solo in Stati Uniti e Canada in quanto qui da noi il mobile ha passato i test di sicurezza. L'Ikea già da tempo ha lanciato la campagna di sensibilizzazione per fissare i mobili alle pareti, gli incidenti domestici di questo tipo sono molto frequenti e ovviamente non riguardano solo il marchio Ikea.
La denuncia dei genitori del bambino rimasto ucciso
La morte del piccolo Jozef, di anni due, è il primo caso dopo il ritiro del mobile dal mercato, questo probabilmente perché era stato comprato in precedenza. L'avvocato della famiglia del bambino sostiene che i genitori non erano a conoscenza del ritiro del mobile dal mercato e accusa l'azienda svedese di non aver pubblicizzato sufficientemente la campagna di richiamo.
Secondo un'associazione statunitense appena il 3% dei proprietari della cassettiera l'ha riportata indietro o si è fatta dare un kit per ancorarla al muro. In molti continuano ad utilizzarla, probabilmente ignari del pericolo.