Quanto successo nella piccola cittadina lucchese è una di quelle storie che farà discutere per parecchio tempo, almeno nel piccolo comune di camaiore. Le donne, che sono state identificate perchéfrequentavano il centro d'accoglienza, risultano essere sia straniere sia italiane, alcune delle quali sposate con persone del posto. Per motivi di privacy non sono state divulgate le identità.

Il via vai al centro di accoglienza

"La Misericordia" questo è il nome del centro per immigrati nella cittadina di Camaiore in provincia di Lucca. Forse sarà proprio per misericordia o per gusti personali che diverse donne italiane sono state viste entrare e uscire da questo centro profughi: truccate, con i tacchi e tutte ben coperte per non farsi riconoscere.

Qualcuno del posto, però, insospettito da questo continuo traffico di donne nel centro ha deciso di fotografare e filmare quanto avveniva, fino a quando qualcun altro ha deciso di andarsi a lamentare direttamente dal sindaco della città. Il primo cittadino, del Partito Democratico, non si è fatto pregare più di tanto prima di intervenire, ha chiamato le forze dell'ordine e i vigili urbani per informarli della situazione. Così dopo una serie di appostamenti durati qualche giorno in cui effettivamente si vedevano donne, molto coperte per non farsi riconoscere, fare avanti e indietro, si è deciso di fare irruzione. Questa volta non si tratta di casi di spaccio o di delinquenza varia, gli agenti di polizia hanno trovato alcuni ragazzi africani tranquillamente stesi sui letti ad oziare, la sorpresa però è spuntata a seguito di un controllo più approfondito.

Sotto i letti erano nascoste delle donne, molto truccate e ben vestite. Prostitute? Macché, alcune di loro erano donne conosciute e sposate con persone del posto.

Diversi matrimoni in crisi

L'appostamento, durato alcuni giorni, ha fatto notare che alcune auto, da dove scendevano delle donne bianche, si fermavano davanti alla struttura per farle scendere.

Ragazze e donne mature, alcune anche riconoscibili, entravano e uscivano dalla struttura. L'imbarazzo delle forze di polizia, specialmente dei vigili, è stato che alcune di loro erano conosciute in paese.

Il presidente dell'associazione Misericordia già aveva ammonito gli ospiti del centro di non far entrare donne nella struttura, ma le sue parole sono rimaste inascoltate. Il fascino "esotico" e provocante di alcuni migranti deve aver fatto perdere la testa a qualche moglie insoddisfatta.