Continua a rimanere avvolta dal mistero la morte del fratello di Kim Jong-un, la guida suprema della Corea del Nord. In questi giorni ha preso il via il processo contro le uniche due imputate per l'uccisione di Kim Jong-nam: entrambe si difendono dalle accuse rivolte a loro carico, professando la loro innocenza. Il processo si sta svolgendo presso l'Alta Corte di Kuala Lumpur, in Malesia, e vede come imputate la 28enne Doan Thi Huong e la 25enne Siti Aisyah. Le due ragazze sono state riprese dalle telecamere dell'aeroporto mentre aggredivano il fratellastro di Kim.

Adesso rischiano la condanna a morte.

Rilevate tracce di gas nervino

Negli abiti delle due imputate sono state rilevate tracce di gas nervino. Un'ulteriore conferma che a causare la morte di Kim Jong-nam sia stato il Vx, una sostanza bandita a livello mondiale per essere un'arma di distruzione di massa. Gli esperti sostengono che dietro all'uccisione del fratellastro ci sia lo stesso leader maximo di Pyongyang. Non va dimenticato che Kim Jong-nam era l'erede designato dal padre Kim Jong-il: per lui fu fatale l'arresto in Giappone, dove si presentò con un passaporto falso. Banale il motivo che lo aveva spinto a varcare la frontiera: visitare Disneyland.

Ora sarebbe in pericolo anche il figlio, il giovane Kim Han-sol.

Secondo la ricostruzione del corrispondente di Repubblica da Kuala Lumpur, il figlio del fratellastro di Kim sarebbe al sicuro, protetto da vari uomini appartenenti ai servizi segreti. Il timore di Kim è che possa essere sostituito, un giorno, da Kim Han-sol, in qualità di figlio dell'erede designato al trono. Anche per questo motivo il processo che si sta svolgendo in Malesia è blindatissimo, tanto che una delle due ragazze sotto processo è stata fotografata mentre indossava un giubbotto antiproiettile.

"Siamo innocenti"

Pensavano fosse uno scherzo, come di quelli che spesso si vedono in televisione. O forse glielo hanno fatto credere, non immaginando che sarebbero state le autrici materiali di un omicidio. Assassinio non di una persona qualunque, ma del fratellastro di Kim Jong-un, che da mesi domina le prime pagine della cronaca estera di tutti gli stati occidentali e non.

Adesso, rischiano di ricevere la pena massima esistente, la condanna a morte. Il processo terminerà con ogni probabilità alla fine del mese di novembre, quando la corte sarà chiamata a prendere una sentenza sulle due ragazze, una di nazionalità vietnamita, l'altra indonesiana. I testimoni che verranno ascoltati saranno più di cento.