Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, allo #Iussoli preferisce il concetto di cittadinanza ed il bagaglio culturale che questo porta con sé. Non è l’ennesima polemica sui migranti e sul disegno di legge per estendere la nazionalità alla nascita sul suolo italiano, ma potrebbe sembrarlo, anche perché si sviluppa all’interno della Chiesa Cattolica. Il presidente della Cei, monsignor Gualtiero Bassetti, aveva già parlato di ius soli.

L'intervento sullo ius soli

Ad innescare il dibattito è il presidente della #Cei, il cardinal Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, a margine della prolusione tenuta per l’inaugurazione dell’anno accademico della Facoltà teologica dell’Italia centrale di Firenze.

Rispondendo alle domande dei cronisti sul recente rinvio della discussione in Senato della legge sullo Ius soli ha tenuto a precisare che prima di parlare di diritti acquisiti alla nascita è importante intraprendere un’opera di accoglienza che porti ad una vera integrazione e accompagni i soggetti stranieri alla cittadinanza. Secondo il presule non è sufficiente arrivare in Italia, o nascervi, per aver diritto alla cittadinanza. Se fosse così si farebbe un torto, ha detto il cardinale Bassetti, a chi nasce in una nazione e ne possiede il bagaglio culturale, linguistico e storico che deriva dalla famiglia. Un intervento che appare in antitesi con quanto aveva sostenuto il segretario della #Cei, monsignor Nunzio Galantino, nello stigmatizzare il rinvio dell’approvazione dello #Iussoli, un ritardo che appare come un "perdere tempo" per "cercare di non pagare il prezzo per un’approvazione così importante" una volta che si tornerà alle urne.

I valori della cittadinanza

Secondo il cardinal Bassetti, invece, la cittadinanza non è un rapporto matematico, un calcolo basato sul concetto nascita=cittadinanza, ma è un percorso frutto dell'accoglienza, di un inserimento nel tessuto sociale e lavorativo, nella condivisione di un "ethos comune", dell'assorbimento di quei valori che sono fondanti e fondamentali della nazione.

Solo in questo modo, attraverso questo percorso, sempre secondo il presidente della Cei, ci si troverà davanti ad un processo, necessario, ma rispettoso di tutti i cittadini italiani.

In una precedente occasione, però, il cardinal Bassetti aveva ricordato come proprio la costruzione di quel processo di integrazione avrebbe dovuto favorire il riconoscimento di una nuova cittadinanza.

Elemento fondamentale per riconoscere diritti e doveri ad ogni persona e per arrivare a consentire a tutti di partecipare alla vita pubblica, anche se aveva sottolineato la necessità di rispettare la legge come elemento fondamentale.