Nelle ultime settimane il programma di Mediaset Le Iene ha indagato sulla morte di David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, avvenuta in circostanze mai chiarite del tutto. Ufficialmente si è trattato di suicidio: David Rossi viene trovato morto la sera del 6 marzo 2013 sotto la finestra del suo ufficio, nel Vicolo di Monte Pio, a Siena. I magistrati senesi titolari dell’indagine hanno archiviato due volte l’inchiesta come suicidio, concludendo che David si sarebbe lasciato cadere dalla finestra dell’ufficio dove lavorava.

L'inviato delle Iene, Antonino Monteleone, con i suoi servizi, ha sollevato più di qualche dubbio sulla versione fornita dai magistrati, mettendo in luce i numerosi elementi che non tornano nella versione ufficiale e che riguardano sia gli istanti successivi la caduta, sia la dedizione con cui è stata svolta l’indagine. Gli analisti che seguono il caso, insieme alla famiglia, ai consulenti di parte e alle numerose testimonianze di personalità di spicco legate in qualche modo alla banca, concordano nel ritenere la caduta non accidentale, spostando l’attenzione su alcuni elementi che non sono mai stati presi in considerazione dagli inquirenti.

Le indagini

Il capo della comunicazione del Monte dei Paschi, vola giù dalla finestra del suo ufficio mentre la banca è in piena crisi economica, con i vertici sono sotto inchiesta per vari reati finanziari.

Il corpo di David Rossi resta all’interno del Vicolo di Monte Pio a Siena per ventidue minuti prima che arrivino i soccorsi e in quei ventidue minuti succedono molte cose poco chiare stando all'unico filmato acquisito dalla procura, elementi che successivamente non verranno mai approfonditi dai magistrati. Nel video mostrato al pubblico, si vede come l’ingresso del vicolo di Monte Pio sia bloccato da una macchina proprio negli istanti in cui il corpo vola giù dalla finestra, come a voler impedire il transito di persone mentre David è agonizzante al suolo.

Dalle riprese delle telecamere di sorveglianza si vedono tre persone, in momenti diversi, entrare nella strada dov’era il corpo, affacciarsi, come a voler controllare cosa succedesse all’interno del vicolo, per poi rapidamente allontanarsi mentre parlano al telefono. Un quarto d’ora dopo la caduta, vicino al corpo, come mostra il video, viene lanciato dal palazzo della banca l’orologio che la vittima indossava abitualmente: dettaglio non di poco conto, in quanto il polso presenta una ferita compatibile con la carcassa dell’orologio e che si presume, a questo punto, possa essere precedente la caduta.

Il corpo del capo della comunicazione del Monte dei Paschi presenta varie lesioni, sia al volto che nella parte anteriore del corpo, incompatibili con le immagini delle telecamere di sicurezza e con la caduta, sulle quali non è mai stato effettuato un esame istologico in modo tale da poter sapere con certezza, se quelle ferite sono state procurate dall’evento traumatico, o in un momento precedente. Inoltre, nel suo ufficio sono stati ritrovati dei fazzoletti con delle tracce ematiche, ma anche questi non sono mai stati sottoposti ad esame e anzi sono stati distrutti pochi giorni dopo il decesso. Gli elementi fin qui esposti non sono stati ritenuti utili ai fini dell’indagine, come non sono stati effettuati tutti gli accertamenti del caso sulle ferite del corpo e non sono state acquisite né le celle telefoniche per dare un volto agli uomini presenti sul luogo, né sono state acquisite altre immagini per capire chi ostruisse la vista del corpo.

Ai dubbi su come siano state condotte le indagini si sommano le numerose testimonianze raccolte dal giornalista delle Iene, che darebbero adito a molti dubbi circa l’ipotesi del suicidio.

I testimoni

Uno dei pochi a rilasciare una dichiarazione sull’accaduto è Pierluigi Piccini, ex dirigente del Monte dei Pasci nonché ex sindaco di Siena, il quale dichiara di avere seri dubbi riguardo l’ipotesi del suicidio. L’ex sindaco conosceva bene David Rossi perché i due hanno lavorato insieme per anni quando Piccini era primo cittadino di Siena e le sue affermazioni vanno anche oltre. Prima afferma che: "In città sono tutti convinti che sia stato ucciso", poi dichiara di aver saputo, per via informale, che le indagini non sono state svolte con cura per coprire un’altra vicenda la quale riguarderebbe dei festini a base di droga che si svolgevano in città e a cui avrebbero partecipato, oltre a personaggi di livello nazionale, anche i magistrati della Procura di Siena.

Uno scandalo in piena regola, o meglio una "bomba morale" come la definisce l’ex sindaco. Una delle ultime persone a parlare con David Rossi è Lorenza Pieraccini, ex segretaria prima del presidente del Monte dei Paschi e poi dell’amministratore delegato, la quale viene citata nei documenti dei magistrati come uno dei testimoni, ma lei stessa afferma di non essere mai stata ascoltata in procura. La Pieraccini nell’intervista espone anch’essa gli stessi dubbi dell’ex sindaco dichiarando che su questa vicenda "Ci sono molte, troppe cose che non tornano". In seguito al clamore mediatico suscitato dai servizi delle Iene e alle evidenti anomalie nel corso delle indagini, la Procura di Genova ha aperto due nuovi fascicoli sul caso: uno per diffamazione e uno per abuso d’ufficio, ponendo sotto sequestro tutti i filmati, i fuori onda e i servizi trasmessi fino ad oggi, facendo pensare ad una imminente riapertura del caso.