Già il 14 luglio del 2015 Meriem Rehaily era partita da Padova, precisamente da Arzegrande, per arruolarsi volontariamente con l'Isis e ora il pm di Venezia Francesca Crupi chiede per lei una pena di cinque anni.

Le origini della vicenda e la pena

Era il 14 luglio del 2015 e sui quotidiani non si parlava d'altro: Meriem Rehaily, la ragazza di ventidue anni originaria del Marocco, aveva deciso di partire per la Siria e di arruolarsi con l'Isis. Secondo il pm di Venezia, Francesca Crupi, la ragazza era consapevole della sua scelta, tanto che nel corso dell'anno erano uscite notizie riguardo al suo pentimento.

Il pm Crupi chiede ora per Meriem Rehaily una pena di cinque anni perchè, come precisa 'Ansa.it', ci sono prove che testimoniano la volontà della giovane, il cui scopo era quello di morire combattendo nelle fila dell'Isis e perciò il motivo principale per cui è stata richiesta la pena è quello di finalità terroristiche. Le parole precise del pm sono, come riporta 'Il Corriere del Veneto': 'Meriem sapeva bene quello che andava a fare, quello a cui aspirava era morire per la causa dell’Isis. Avrebbe potuto compiere atti terroristici dopo essere stata reclutata'.Le prove dimostrano come abbia avuto contatti con i terroristi ed è certo che sia andata in un campo di arruolamento di sole donne in Siria.

Ma ora dove sta? Ora non si hanno tracce di lei dal 2016, perchè l'ultima data in cui avrebbe sentito i genitori risulta essere circa un anno fa, esattamente il 15 novembre 2016. In questa data infatti Meriem, come scrive 'Il Gazzettino' di Padova, era riuscita a chiamare al telefono della propria casa ma poi? Poi scomparsa, di lei non si è saputo più nulla.

I dettagli e le date

A quando è stato rinviato il processo? Al 28 novembre 2017, come precisa 'Il Gazzettino' di Padova. In quella data quindi l'avvocato di Meriem, Andrea Niero, potrà difenderla. Niero continua a sostenere che in realtà non esistono prove che possano dimostrare che la 'foreign fighter' si sia arruolata con l'Isis.

La sentenza invece è prevista per il 12 dicembre e sarà letta dal giudice Claudia Ardita. Come già accennato, il viaggio di Meriem è iniziato il 14 luglio del 2015 e 'Il Corriere del Veneto' riporta le tappe precise: prima va da Bologna ad Istanbul, poi passa a Raqqa. Questo è dimostrato dalle chat con i genitori e con la sua migliore amica. Per la sentenza è quindi ancora presto, ma il pm di Venezia è deciso: chiede ben cinque anni perchè continua a sostenere che Meriem ha avuto finalità terroristiche.