Il video esclusivo riportato dalla CNN girato in libia non lascia alcun dubbio di interpretazione. Se quello che sta succedendo nelle ultime ore in Zimbabwe vi ha lasciati senza parole, la presente notizia rivela una realtà altrettando critica. I migranti in Libia, e probabilmente non solo lì, sono venduti all'asta come schiavi a chi fa la migliore offerta. All'interno di questa videoclip vengono mostrati due ragazzi poco più che ventenni che vengono letteralmente venduti ai trafficanti. Il primo ragazzo è "costato" 1.200 dinari, circa 800 dollari, anche se l'asta era partita da 800 dinari: probabilmente è molto ambito, visto che è stato descritto come "un ragazzone forte e adatto ai lavoro nei campi".
Proprio per questo motivo l'Alto commissario Onu per i diritti umani avrebbe definito inaccettabile la situazione libica, attaccando l'Unione Europea per gli accordi che sarebbero presi col Paese del Nord Africa che, di fatto, permetterebbe tutto questo. Dopo aver ricevuto il video, la CNN è andata a verificare e ha confermato la veridicità del tutto, parlando di una decina di migranti venduti in pochissimi minuti. Immediatamente le autorità della Libia si sono dichiarate pronte all'avvio di un'indagine approfondita.
L'asta per gli schiavi in Libia: la CNN filma tutto
Grazie all'utilizzo di telecamere nascoste, la CNN è riuscita a riprendere uno scambio avvenuto a Tripoli, capitale della Libia.
Stando alle parole del venditore, chiunque avesse deciso di acquistare l'uomo all'asta avrebbe preso "uno scavatore, un omone forte e in grado di scavare". Una volta terminata l'asta, i giornalisti si avvicinano ai due ragazzi venduti che sono in uno stato di evidente trauma e intimoriti di fronte a chiunque si avvicini loro.
Migranti all'asta: le parole dello "schiavo" Victory
Chi si è occupato del caso in Libia ha poi parlato con un ventunenne, Victory, uno dei migranti illegali che è stato rinchiuso in attesa di espulsione. E la sua testimonianza non lascia alcun dubbio: "Sono stato venduto all'asta come schiavo per più volte". E questo dopo che tutti i soldi nel tentativo di arrivare in Europa gli erano stati depredati.
Victory ha raccontato di aver pagato oltre 1 milione di dinari ai trafficanti che lo tenevano in ostaggio perché, secondo loro, doveva ancora saldare il debito e che la madre sarebbe andata anche in alcuni villaggi a chiedere dei prestiti per salvare la vita del figlio. Chissà quale sarà la sorte di questo povero ragazzo. Una cosa è certa, quello che accade in questi luoghi di detenzione illegali non possiamo neanche immaginarlo.
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