L'ennesima vittima della selfie-mania estrema è Toni Kelly, una ragazza ventenne originaria di Dargaville, in Nuova Zelanda. Era appassionata di viaggi e di fotografia, ed essersi trasferita a vivere nella capitale inglese per studiare per lei poteva essere l'occasione di coltivare le sue passioni, ma il sogno è durato poco: la ragazza ha perso la vita dopo aver rimediato una brutta caduta da una finestra mentre stava per scattarsi un selfie estremo.

Mentre cercava di scattarsi una fotografia affacciata ad una finestra al secondo piano di un palazzo la ragazza è caduta di sotto e ha sbattuto la testa sul terreno.

Quando è arrivata in ospedale i medici si erano subito resi conto della gravità della situazione, i danni cerebrali riportati con l'impatto al suolo erano immediatamente apparsi irreversibili e la ragazza non ce l'ha fatta.

Nuova Zelanda sotto choc

Toni Kelly era una bella ragazza, dai lineamenti dolci, solare e sorridente. Amava la vita ed è in questo modo che i suoi parenti, che hanno acconsentito alla donazione degli organi della giovane, vogliono ricordarla. La sua comunità di origine è rimasta sconvolta dalla sua morte, e quando alcuni amici e parenti hanno dato vita ad una raccolta di fondi per riportare la salma in patria per i funerali in breve sono arrivate più di cinquecento donazioni, per un importo totale che attualmente si avvicina ai 40mila dollari.

La tragica morte della ragazza ha attirato l'attenzione della stampa locale e internazionale. La sorella di Toni ha ringraziato tramite i social network tutti coloro che si sono stretti intorno alla famiglia e hanno offerto il loro supporto.

Morire per un selfie

Non è la prima volta - e purtroppo non sarà nemmeno l'ultima - che arriva alle cronache il caso di una persona che perde la vita mentre cercava di scattarsi un selfie.

A settembre di quest'anno un ragazzo marocchino di 31 anni si è schiantato con la propria auto e ha perso la vita pochi minuti dopo aver postato sul suo profilo Facebook un video che lo ritraeva alla guida. Le morti accidentali dovute alla selfie mania sono state oggetto di uno studio condotto un anno fa dalla Carnegie Mellon University degli Usa e dall’Indraprastha Institute of Information Technology di New Delhi, India.

Ed è proprio quest'ultimo paese - con oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti - ad aprire la classifica delle nazioni dove le selfie hanno provocato più morti, con ben 76 casi registrati in due anni. A seguire il vicino Pakistan, dove i decessi sono stati nove, uno in più degli Stati Uniti che con 8 morti a causa degli autoscatti si classificano al terzo posto.