Gianluigi Nuzzi, giornalista e conduttore, durante la puntata di Quarto Grado di oggi, 10 novembre, parla del vaticano. Un' inchiesta riportata nel suo ultimo libro, Peccato Originale, edito da Chiarelettere, 352 pagine.

Era il 24 maggio 2017, il giorno in cui Papa Bergoglio incontrava Trump e Melania alle 8.32 del mattino. Dopo circa un'ora era in piazza con i fedeli. Sul sagrato destro un ragazzo, nome di fantasia Marco, cercava un posto in prima fila per avvicinare il Papa e consegnargli una lettera. Lo sguardo del Papa si fece torbido. Qual era il contenuto della lettera?

La storia

La missiva conteneva la storia che si svolse al preseminario San Pio X, dove vivono i prelati e il cardinal Bertone. Molti ragazzini sono lì per studiare e alcuni di loro diventeranno niente meno che i chierichetti del Papa.

È in questo luogo che è accaduta l'orribile vicenda. A raccontarla il polacco Kamil che quando entrò nel preseminariato, nel 2009, aveva soli 13 anni e sarà destinato, l'ultimo anno, nel 2014, ad assistere ad alcune scene che non dimenticherà mai.

L'uomo che arrivava di sera

Attorno alle 23, una sera del 2014 sentì dei passi. Entrò un uomo che indusse ad un rapporto sessuale il suo compagno di stanza. Kamil si nasconde sotto le coperte. Quell'uomo sembrava proprio essere la persona che decideva chi sarebbe andato a fare il chierichetto del Papa, una persona importante in quel contesto, una persona di cui i ragazzi si fidavano.

Kamil ha paura di parlare, ma conta gli abusi verso il suo compagno di stanza: 140 in 8 mesi.

Nuzzi continua a raccogliere la testimonianza del polacco che dice che anche prima di assistere a quelle scene traumatizzanti, ha sempre notato che c'era un rapporto strano tra gli alunni e i superiori. Gli studenti dormivano a palazzo San Carlo.

C'erano corridoi lunghissimi. Questa persona accedeva alla camera da letto e si fermava 20 minuti. In un mese lo vedeva entrare dalle 15 alle 20 volte e sempre dopo le 23. Kamil dichiara che c'era sessualità che coinvolgeva anche i minori. Il suo ex compagno di stanza non vuole più sentire parlare di queste cose però lo ha rassicurato più volte che davanti al magistrato testimonierà ogni cosa.

La denuncia

Alla fine come racconta durante l'intervista, Kamil crolla e il 6 giugno 2014 denuncia gli episodi ad un sacerdote. Viene riconvocato il 9 giugno per ripetere ciò che aveva raccontato. Il 10 giugno sarà il suo ultimo giorno dentro la scuola: approfittando di una vacanza già programmata gli verrà detto di non tornare più a scuola.

Anche se allontanato Kamil continua a denunciare, scrivendo lettere in Vaticano, ma le risposte sono sempre uguali: non sono emersi fatti delittuosi. Nulla arriva alle orecchie del Papa, ignaro di tutto. Quindi Marco, nome di fantasia, un ex compagno di Kamil, avvicinerà il Pontefice per dargli la lettera dove vengono narrati i fatti. Nuzzi non si vuole soffermare sui dettagli pruriginosi ma si augura che ora siano le autorità ad occuparsi delle testimonianze, riportate nella sua inchiesta.

Papa Francesco vorrà sicuramente che emerga la verità perché su questo argomento, la pedofilia, ha sempre dichiarato tolleranza zero.

Tutti gli scandali del Vaticano

Nella seconda parte dell'intervista il giornalista domanda alla sua fonte come mai sia tanto determinato nel voler denunciare questi fatti. La risposta lascia tutti senza parole: "perché mi hanno rovinato la vita" dice Kamil "perché ero credente e loro mandandomi via mi hanno traumatizzato. Tre giorni prima avevo raccontato tutto al cardinale. Speravo in un aiuto. Invece stavo facendo le valige per andare in vacanza e mi hanno detto che non dovevo tornare mai più..."

Ma nel libro di Gianluigi Nuzzi, Peccato Originale, si parla anche dei conti correnti allo Ior di suor Teresa di Calcutta e di alcune trattative riservatissime che pare siano avvenute tra Vaticano e Procura di Roma per chiudere definitivamente il caso #Emanuela Orlandi. Un'inchiesta complessa che farà senz'altro discutere.