La sera del 12 novembre, la terra tra Baghdad e Teheran ha incominciato a tremare violentemente. Alle ore 21.30 la scala Richter segnava 7.2 punti. Una dei terremoti più forti mai registrati nella zona.

L'epicentro del sisma è stato individuato a circa 30 chilometri dalla città di Halabjah, nel Kurdistan iracheno, lungo il confine con l'Iran. Diverse fonti confermano che la scossa sarebbe stata avvertita anche negli Emirati Arabi Uniti e in Turchia ma non si sono registrati danni o feriti. Le squadre di soccorso si sono attivati all'istante per estrapolare morti e feriti dalle macerie, ma la fragilità del terreno, che ha provocato delle frane subito dopo la scossa, sta complicando le operazioni di soccorso.

L'ayatollah Seyyed Ali Khamenei ha sollecitato l'intervento dell'esercito nelle zone colpite dal sisma.

Si temono ora danni alle due dighe nella regione autonoma curda. Il Ministro dell'Agricoltura Abdul Sattar Majid ha chiesto agli abitanti di abbandonare l'area.

Il bilancio

L'Iran è la più colpita dal sisma. Nello stato del Presidente Hassan Rohani si contano le maggiori perdite: almeno 300 morti, a cui si aggiungono circa 5000 feriti, ma i dati sono ancora incompleti. È la seconda volta in tre anni (l'ultima il 4 aprile 2014) che gli iraniani si trovano ad affrontare un'emergenza simile. Sono otto le città iraniane che hanno subito danni, tra cui Qasr-e Shirin e Azgaleh, confinanti con l'iraq, che sono state quasi rase al suolo.

In alcune zone mancano acqua ed elettricità.

Nella cittadina di Sarpol-e-Zahab, alcune palazzine sono crollate sulla testa di 200 persone di cui solo la metà è riuscita a salvarsi. La popolazione sta chiedendo alle autorità di aprire un'inchiesta sull'agibilità degli edifici pubblici. Paradossalmente, le case private sono rimaste in piedi mentre case popolari, ospedali, scuole e università non hanno resistito all'urto.

Sui social in queste ore girano video amatoriali che riprendono scene di panico collettivo. In una casa, una famiglia osserva preoccupata il candelabro che oscilla. In un bar, gli utenti si calpestano a vicenda mentre cercano di arrivare all'uscita.

Non sono mancati i messaggi di cordoglio da parte delle più alte cariche in Europa.

La rappresentante per la politica estera dell'UE Federica Mogherini ha dichiarato l'appoggio dell'Unione alle autorità locali, il premier italiano Paolo Gentiloni interviene su Twitter con un messaggio di sostegno mentre Papa Francesco dedica le sue preghiere alle vittime e alle loro famiglie.