Vytenis Andriukaitis parla senza peli sulla lingua. Alla presentazione del Rapporto sullo stato di salute dei cittadini europei tenutosi a Bruxelles, il commissario europeo della Sanità ha attribuito 'responsabilità morale per la morte di diversi bambini' ai movimenti "no-vax" che, ha aggiunto, 'ci riportano all'età della pietra'.

II cardiologo lituano ha consigliato agli anti-vaccinisti di recarsi sulle tombe di primo Ottocento, periodo in cui non esistevano ancora i vaccini, come monito per quelle famiglie che mettono le vite dei loro figli nelle mani dei guru della salute.

Affinché venga rispettata la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, Andriukaitis ha esortato i governi dei paesi membri a "sostituirsi" ai genitori che rifiutano i vaccini per i propri figli, poiché 'i bambini non possono scegliere' al posto dei loro genitori e bisogna 'proteggere il loro diritto alla vita' imponendo la vaccinazione obbligatoria.

Epidemia e disuguaglianze sociali in Italia

Secondo i dati OSCE, il calo delle vaccinazioni in Italia ha portato ad un aumento dei casi di morbillo tra il 2016 e il 2017 con circa 5000 infetti e 4 decessi. La maggior parte dei pazienti erano bambini di pochi mesi che non hanno ricevuto il vaccino.

Mentre il Rapporto da un lato premia l'Italia per l'aspettativa di vita, fra le più alte dell'Ue, e per il basso consumo di tabacco e alcolici, dall'altra la boccia in materia di obesità infantile e servizi sanitari.

Quest'ultimo dato può sorprendere se si considera che la spesa sanitaria pro-capite nel nostro Paese è inferiore alla media europea e che la maggior parte dei servizi sono gratuiti. Eppure il 15% degli italiani a rischio povertà lamentano una scarsa copertura medica dovuta, secondo il Rapporto, all'elevato costo di farmaci e cure dentistiche.

Inoltre, la disparità tra i servizi regionali ha allargato ulteriormente la forbice sociale. Al Sud, la scarsa qualità delle strutture ospedaliere e le lunghe liste d'attesa spingono i cittadini a rivolgersi alle cliniche private ma chi si trova fra le fasce di reddito più basse rimane dall'altra parte della barricata.

Intanto, in Veneto, il fronte dei no-vax promette lotta ad oltranza e intende discutere con altri attori politici per negoziare un programma in vista delle prossime elezioni dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato il ricorso presentato dal governatore leghista Luca Zaia contro il decreto Lorenzin.