Sembrerebbe essere una di quelle storielle inventate per far ridere qualcuno o per intimorire, ma quella accaduta ad Edimburgo è una storia vera che ha dell'incredibile. A scatenare la rabbia di una donna sarebbe stato un rifiuto, da parte dell'ormai ex compagno, a cimentarsi in un rapporto sessuale a tre; una rabbia tale che, per pura vendetta, avrebbe spinto Nunzia Del Viscio, 43 anni, a sfogare la sua frustrazione sui genitali dell'uomo, riuscendo a strappargli un testicolo a morsi.

Un singolare episodio che ha avuto luogo in casa della vittima, a Edimburgo, lo scorso maggio, ma che è giunta finalmente ad una conclusione giudiziaria nei giorni scorsi.

La quarantatreenne ha origini pugliesi ed è stata condannata a risarcire l'uomo, ma senza dover passare in cella neanche una singola notte.

Oltre ad un risarcimento di cinquecento sterline, la donna sarà costretta a restare in casa dalle 22 fino alle 6 del mattino, così da evitare ulteriori inconvenienti durante la vita sociale notturna.

La ricostruzione dei fatti

Secondo quanto ricostruito dalle indagini e dalle dichiarazioni dei due, la donna sarebbe stata ospitata, per quella sera, a casa della sua vittima, un uomo di 44 anni. Al momento dell'aggressione era presente un'amica comune ai due protagonisti.

La Del Viscio ha affermato di essere sotto l'effetto di sostanze stupefacenti quando è avvenuto il tutto, e di aver fatto irruzione nella stanza in cui dormiva l'uomo costringendolo a consumare un rapporto a tre.

Ed è stato proprio in quel momento, quando il quarantaquattrenne si sarebbe rifiutato di sottomettersi alle perversioni della donna, che questa avrebbe iniziato a dare di matto, rompendo ciò che le capitava fra le mani e fiondandosi fra le gambe del ragazzo per sferrargli un morso, strappandogli un testicolo e costringendolo ad un ricovero d'urgenza in ospedale.

Sul momento, la situazione non sembrava essere così grave, ma quando l'uomo non è riuscito in alcun modo ad arrestare la fuoriuscita di sangue è stato costretto a chiedere l'intervento dei soccorsi che, giunti sul luogo, hanno fornito le primissime cure prima del trasporto in sala operatoria.

Sono bastate un paio di settimane al giovane per rimettersi in sesto e denunciare quanto accaduto alla polizia locale, ma non vi sono state ripercussioni immediate in quanto la donna ha dichiarato di avere avuto l'intenzione di andare via di casa e di aver aggredito l'uomo per legittima difesa.