Succede molto spesso che avvengano dei furti sia in abitazioni sia nelle poste o nelle banche. Molte volte succedono gravi fatti di cronaca che trattano di ferimenti o addirittura di omicidi. In questo caso si tratta di un ferimento avvenuto il 29 gennaio 2016 nel Bresciano dove un uomo ha aperto il fuoco sparando dei colpi di fucile contro alcuni malviventi che stavano tentando di esportare un bancomat. Ad essere ferito è stato un ragazzo rumeno di 20 anni. Dopo alcuni mesi, ecco la sentenza che non è stata morbida per l'uomo che ha sparato.
I fatti
I bancomat sono preda facile di molti malviventi tanto che le esportazioni di questi distributori automatici si verificano molto spesso. Per asportarli i malviventi usano diverse tecniche tra cui anche gli esplosivi oltre che auto o jeep di grossa stazza. Il 29 gennaio 2016, intorno alle quattro e trenta del mattino, a Calcinatello (piccolo centro in provincia di Brescia) alcuni malviventi stavano tentanto di mettere a segno un colpo che poteva essere di grande valore: si stima intorno ai 10 mila euro. La banda, composta per lo più da rumeni, stava tentando in tutti i modi di tirare fuori tutto il bancomat per portarlo via.
I ladri hanno usato l'esplosivo e legato il bancomat con un corda per tirarlo fuori grazie l'aiuto di un auto.
L'esplosione, però, ha svegliato Giuseppe Chiarini che si è affacciato dal balcone per capire cosa stava succedendo. A quel punto il quarantenne ha imbracciato il fucile facendo fuoco contro il gruppo di rumeni e ferendo il ventenne Cristian Filimon. L'intervento di Chiarini ha messo in fuga i malviventi i quali hanno lasciato sul posto tutta la refurtiva.
La sentenza
Quello che può essere definito un gesto eroico da parte del quarantenne di Calcinatello, si è trasformato in un incubo. La sentenza, infatti, è stata una brutta botta per lui. Giuseppe Chiarini ha patteggiato una pena per tentato omicidio di quattro mesi più alta rispetto a quella dei malvivente da lui ferito. Gli atri componenti del gruppo, tutti rumeni, hanno patteggiato pene che vanno dai quattro anni e otto mesi ai tre anni.
Le dichiarazioni di Giuseppe Chiarini
Dopo la sentenza il quarantenne bresciano ha rilasciato delle dichiarazioni le quali sono stati ritenute comprensibili da molti. L'uomo, infatti, si è mostrato amareggiato per come è andata la sentenza spiegando che c'è anche la possibilità che gli venga chiesto di risarcire il malvivente ferito.