Molti genitori farebbero i salti di gioia nel vedere che il proprio figlio ottiene un nove in pagella, ma questo non è il caso di due genitori provenienti da Canicattì, località in provincia di Agrigento. I genitori in questione si sono rivolti al Tar di Palermo per chiedere che il voto di '9' assegnato al proprio figlio dalla commissione di esame della scuola Giovanni Verga, fosse cambiato in 10.

La sentenza

I genitori pretendevano il massimo dei voti per il proprio figlio, reputando un 9, voto di tutto rispetto, basso per le attitudini nel proprio pargolo.

Il ricorso al Tar però non ha apportato gli esiti desiderati, anzi. A quanto pare la sentenza del giudice ha rigettato tale richiesta ed ha inoltre condannato i diretti interessati a pagare le spese legali, pari a mille euro. Ecco esattamente quanto riportato dalla sentenza: "La scuola non dispone e non applica delle scienze esatte per valutare le prestazioni scolastiche di un'allievo, ma formula il proprio giudizio su una base in parte opinabile". In poche parole, il 'valore' di un'allievo non è misurato attraverso qualcosa di concreto come un peso o un'altezza. Tralasciando comunque questo discorso, pur facendo una media tra i voti il ragazzo non avrebbe raggiunto il 10. Il ragazzino ha infatti conseguito 10 nella prova di italiano, 10 in matematica, 8 in francese, 8 in inglese e 9 nel colloquio.

Come valuta la scuola?

La scuola ha il compito di educare ed insegnare agli alunni degli elementi necessari per il futuro. La scuola per esprimere un giudizio si base dunque sulle competenze del ragazzo e su ciò che è stato in grado di apprendere durante il corso dell'anno scolastico. Vengono inoltre valutate le sue capacità e il comportamento che l'alunno o l'alunna ha avuto nell'ambito scolastico con i propri compagni e soprattutto con la propria insegnante.

Si tiene anche conto dei compiti che sono stati di volta in volta assegnati all'alunno che deve svolgerli con regolarità per tutto l'anno scolastico. Prendendo in considerazione tutti questi elementi, l'insegnante valuta il voto da assegnare al ragazzo o alla ragazza in questione. L'insieme di tutte queste valutazioni creano un voto con cui poi l'alunno andrà ad affrontare l'esame, come nel caso di questo ragazzo. In base poi alle prove svolte sia nelle scritto che nell'orale, si decreterà il voto finale che potrà essere sia più alto che più basso rispetto a quello ottenuto in precedenza.