Grazie ai colossi dell'e-commerce, come amazon, oggi è semplice acquistare oggetti particolari e introvabili negli store fisici. Gli e-commerce hanno certamente semplificato la vita alle persone. Meagan Day, ad esempio, cercava tanto un cappello da sauna. Dopo svariate ricerche, l'aveva trovato su Amazon. Un cappello particolare, in feltro. Meagan, dopo un mese, aveva constatato che la merce recapitata non era proprio quella ordinata online. Non era il cappello da sauna, oggetto che solitamente si usa per abbassare la temperatura corporea in luoghi caldi.

Il feltro, del resto, è un buon isolante.

Lo sconcerto di Meagan

Meagan è rimasta sconcertata quando ha visto quello che le era stato consegnato. Una consegna indubbiamente diversa da quella che si aspettava. Nel plico non c'era il cappello, ma un farmaco cubano per il cancro prodotto con il veleno dello scorpione blu.

La scorsa settimana, la donna ha rivelato che la somma spesa le è stata rimborsata dalla RussianBear (azienda che produce il cappello). Il farmaco ricevuto, tra l'altro, è illegale. Meagan non si era mai trovata in una situazione simile.

Il veleno dello scorpione blu

Molti medici ritengono che il veleno di scorpione blu rappresenti la vera cura per il cancro. La comunità scientifica mondiale, invece, lo reputa solo un palliativo che non fa altro che illudere i pazienti oncologici.

Il Vidatox è un medicinale prodotto dalla Labiofam (centro di ricerca poco distante dalla capitale di Cuba) che per molti medici costituisce un formidabile anticancerogeno. Il prodotto deriva dal veleno dello scorpione blu.

Chi produce il farmaco recapitato alla Day dice che il Vidatox non solo rallenta lo sviluppo della neoplasia, ma migliora anche la vita dei malati.

I produttori del medicinali e molti medici cubani sono stati criticati aspramente dalla comunità scientifica mondiale perché, nonostante il farmaco sia definito 'miracoloso', i malati di tumore continuano a morire.

La rivelazione su Twitter

La 25enne Meagan ha raccontato la sua curiosa storia su Twitter, sottolineando lo stupore provato alla vista di quel medicinale contro il tumore.

La sfortunata acquirente ha scritto sul Social che il cappello dei suoi sogni non è più disponibile.

La giornalista ritiene che sul web esistono zone recondite, dove i malfattori nascondono le informazioni per ordinare in maniera illegale il veleno di scorpione, ed è probabile che il commerciante si sia orientato verso qualcosa di strano da non essere comprato da nessuno.