Non tutte le persone che scompaiono finiscono sulle prime pagine dei giornali o attirano l'attenzione dei social. C'è un popolo silenzioso di scomparsi che semplicemente svanisce nel nulla. Persone che occupano giusto un trafiletto di cronaca locale e di cui poi non si parla più, fino all'oblio.

A Rimini un numero di telefono per gli scomparsi

Sconcertanti i dati forniti sia da Penelope Onlus (associazione di amici e famigliari di persone scomparse) sia dal Sindacato unitario lavoratori della Polizia locale italiana. I due enti oggi hanno annunciato che anche a Rimini sarà istituito un numero appositamente dedicato a chi vorrà denunciare la Scomparsa di un amico o un familiare.

Un riferimento importante perché spesso difronte a sparizioni e scomparse il panico prende il sopravvento ed è invece decisivo saper segnalare la cose in tempi brevi e con modalità efficaci. Sarà sufficiente chiamare il 328-8188453 per avere preziosi consigli ed essere guidati per muoversi agilmente anche attraverso le burocrazie che spesso rallentano le indagini.

La stazione di Rimini snodo logisticamente importante

Il numero è stato istituito anche e specificatamente nel riminese a fronte di una grande quantità di scomparsi nella zona, i cui dati sono in continuo aumento. Ad oggi ne sono stati contati ben 93, di cui non si ha alcuna traccia. Dal 2012 il numero delle persone scomparse nel riminese è quasi triplicato.

Come riferito dai dati riportati in questa ricerca vengono considerati italiani e stranieri, maggiorenni e minorenni. Molti i casi di femminicidio che contribuiscono ad aumentare questa triste statistica ma sono anche tanti i casi di chi si è voluto allontanare volontariamente, facendo perdere le tracce di sé.

Penelope Onlus e il Sindacato della Polizia locale Italiana (Sulpl) fanno anche un'interessante riflessione sul perché è i portante istituire questo numero di aiuto proprio nel riminese.

La posizione offre una logistica semplice per il transito di persone scappate volontariamente o rapite, grazie all'importante nodo ferroviario e stradale. Il ritrovamento di minori e adulti ritenuti scomparsi proprio nella stazione di Rimini è un dato in continuo aumento di cui si è tenuto conto.

La storia di Marisa

Ed è proprio dopo la scomparsa di sua figlia che Marisa, la madre di Cristina Golinucci, sparita nel nulla ben 25 anni fa, dopo essere uscita una mattina di casa.

Marisa ha deciso di dare un senso al suo dolore e di aiutare le famiglie che si trovano a dover vivere il suo stesso dramma. Ora è la referente regionale di Penelope Onlus. Uno dei suoi obiettivi è quello di creare una banca dati di DNA prelevandolo dalle madri o dai genitori che hanno un figlio scomparso. Questo potrebbe servire a dare un nome ai molti cadaveri che purtroppo rimangono anonimi. Inoltre potrebbe essere un sostegno concreto alle famiglie di persone la cui vita è stata ingoiata nel buio.