Da un mese o più le fazioni della politica italiana hanno iniziato un dura propaganda politica in cui hanno spiegato quale sarebbe il programma costituzionale e il programma parlamentare della propria fazione. Cosa faranno per ridurre il malessere dell’Italia accattivando e persuadendo i cittadini per cercare di convincerli a donare il loro voto? Su Facebook, giornali, Internet i video delle propagande: “Noi faremo..”, “Noi aboliremo..” , “Noi promettiamo..”

Il linguaggio e la leadership: quando non solo le parole contano

Il linguaggio non verbale è un argomento di grande interesse e grande fascino.

Nonostante questo, il linguaggio non verbale del corpo non è una scienza esatta poiché data la complessità dell’essere umano, nulla può essere semplice. Falsificare il linguaggio del corpo è pressoché impossibile. Occorre essere consapevoli, in ogni singolo istante, della grande quantità di muscoli che possiede il nostro organismo, compresi quelli facciali, che ogni secondo esercitano il controllo sul nostro corpo.

Mentire con il corpo

Le menzogne a cui si ricorre nelle relazioni interpersonali e nelle relazioni con gli altri sono di varia natura. Riconoscere che una persona mente è un compito assai difficile perché non esistono delle regole precise per confermare le nostre sensazioni. Tuttavia per scoprirlo, bisogna affinare le doti osservative e affinare le nostre capacità di ascolto rispetto alle inflessioni vocali.

Le persone sono abili a costruire menzogne poiché ci si allena già durante l’infanzia a diventare “maestri del mentire”, nonostante questo ci sono emozioni che non possono essere nascoste.

Le microespressioni

Il viso è la parte del corpo più coinvolta nel mascherare l’inganno, non ha caso viene chiamato anche “lo specchio delle emozioni”.

Sono dei piccoli guizzi involontari del viso che esprimono vere emozioni ed è impossibile tenerle nascoste anche se ci si sforza. L’area limbica del cervello si attiva spontaneamente quando proviamo delle emozioni negative. La microespressione trapela per un istante, dopo di che il viso rimette nuovamente “la maschera”. Le microespressioni rivelatrici sono involontarie e soltanto le persone più attente e percettive riescono a coglierle.

I tratti vocali

Il fatto che una persona menta o evita di rivelare la verità è tradita spessa dal modo in cui si esprime. Non ci si riferisce al contenuto del messaggio verbale, piuttosto al modo in cui lo si pronuncia.

  • Eloquio lento: spesso una persona tende a parlare più lentamente del normale, perché deve basarsi su altre facoltà tipo quella immaginativa;
  • Silenzi e pause: quando una persona ci parla, a volte possiamo notare chiaramente delle pause marcate o silenzi percepibili. Le persone che tendono a fermarsi, di solito, dopo un silenzio prolungato iniziano una nuova frase, non terminando il discorso precedente perché non sanno più cosa dire;
  • Respirazione: la persona che mente può sforzarsi di mostrarsi calma e mascherare il disagio. In realtà non può nascondere il petto ansimante, soprattutto se muove le spalle. Il respiro rapido è accompagnato anche dai cambiamenti di voce;
  • Raschiarsi la gola: lo stress tende a seccare la gola e la deglutizione diventa faticosa. Se questa attività è eccessiva rappresenta un segnale di disagio estremo;
  • Errori ed esitazioni nel discorso: ricco di “uhm” o “eh” per lo sforzo dovuto al tentativo di fare un discorso plausibile e coerente;
  • Timbro: i cambiamenti nel timbro di voce rappresentano un altro elemento che può rivelare le emozioni nascoste. Chi mente tende ad assumere un timbro più alto.

Bisogna essere soltanto buoni osservatori per denotare l’inganno, le persone possono promettere con le parole ma non possono mentire con il corpo. Tuttavia bisogna tenere presente di considerare sempre la regola della tre C “CONTESTO – COERENZA – COMPLESSO”.