Il verdetto della Cassazione alla fine è giunto, dichiarando che la bambina poteva essere adottata da altre persone. La vicenda si è svolta a Casale Monferrato, dove una coppia di anziani, Gabriella Carsano e Luigi Deambrosis, aveva dato alla luce una bambina, la quale oggi ha sette anni; è stata però aperta un'indagine sulla coppia e sulle loro capacità genitoriali, dalla quale sono emerse diverse informazioni che hanno portato la Cassazione a decidere per l'adottabilità della bambina.

Le indagini non si sono concentrate esclusivamente sull'età dei genitori e sull'episodio di abbandono che si era verificato in passato, segnalata prontamente dai loro vicini (la coppia infatti aveva lasciato la piccola da sola in auto per pochi minuti), ma è emersa l'incapacità dei genitori di "comprendere quali siano i bisogni emotivi, affettivi e pratici della bimba".

Inoltre, il padre è risultato "totalmente dipendente" dai desideri della moglie, affetta da un disturbo della personalità quale il disturbo narcisistico. I genitori però non presentano "caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica", ma nonostante questo la valutazione ha comunque evidenziato la loro non idoneità genitoriale.

C'è un'età giusta per essere genitori?

Secondo uno studio inglese l'età giusta per diventare genitori è 34 anni, soprattutto dal punto di vista biologico, ma bisogna considerare anche altri aspetti tra cui quello psicologico ed economico. L'età però è molto relativa perché dipende da quale punto di vista si considera; esistono infatti quattro "età ideali", le quali indicano ciascuna una data anagrafica.

Dal punto di vista biologico l'età giusta è compresa tra i 16 ed i 28 anni, con il picco che viene raggiunto a 20 anni. Durante questa fase è stata raggiunta la regolarità ovulatoria, la salute e l'energia (sia fisica sia psichica) sono al massimo e non sono ancora comparse (in alcuni casi) malattie che possono interferire con la fertilità di entrambi i partner.

In quesro caso l'età biologica non concorda con quella individuata dallo studio inglese.

Dal punto di vista psicologico l'età giusta per avere un bambino è intorno ai 30 anni, periodo in cui terminano gli studi universitari, in cui si raggiunge una certa indipendenza anche dal punto di vista economico. Si raggiunge poi una certa maturità dal punto di vista emotivo ed affettivo, che rende le donne pronte per essere mamme.

Purtroppo però il desiderio di realizzazione personale e il proprio lavoro spesso impediscono di conciliare l'essere madre con le proprie aspettative, in più a volte (le donne soprattutto) non hanno nessuno che possa eventualmente aiutarle nel caso in cui decidano di avere un bambino.

Dal punto di vista emotivo l'età giusta si discosta molto da quella individuata dallo studio inglese perché è molto più probabile che una donna sia pronta per avere un figlio mentre l'uomo no. Aspettare che anche l'uomo sia pronto potrebbe comportare uno spostamento non indifferente dell'età fertile di una donna, molto più succube del tempo rispetto all'età fertile dell'uomo. Le diverse esigenze potrebbero portare anche a problematiche all'interno della coppia stessa e alla fine c'è il rischio che il figlio tanto desiderato non arrivi più.

Dal punto di vista economico bisogna considerare la cosiddetta "età psicosociale", cioè l'indipendenza e l'autonomia economica necessarie per poter affrontare le spese che l'arrivo di un bambino porta con sé. Attualmente il mondo del lavoro sta attraversando una profonda crisi che rende sempre più difficile, soprattutto per i giovani, trovare un'occupazione che possa garantir loro le condizioni necessarie per poter mettere su famiglia.

34 anni è la media tra le età ideali diverse tra loro che non rappresenta una verità assoluta; se infatti il desiderio di avere un bambino è molto forte e se sono presenti tutte le condizioni necessarie per garantirgli di crescere nella maniera migliore possibile, non bisogna per forza aspettare i 34 anni.

A prescindere dall'età individuata dagli studiosi inglesi, è importante essere consapevoli del grande impegno e delle energie che devono essere utilizzate per crescere un bambino, il quale deve essere sempre amato e cresciuto nel modo migliore possibile.