Una poliziotta è intervenuta alla fermata di un bus, dopo aver sentito le urla di alcune persone. Dopo un tentativo di bloccare un uomo insieme ad un suo collega, la donna è stata colpita al petto con un fendente. Fortuna ha voluto che ci fosse il suo cellulare nel taschino, che gli ha in pratica evitato il possibile decesso.
L'aggressore è un ex pugile bulgaro
Attimi di paura nella giornata di martedì 20 febbraio a Taranto, dove una poliziotta si è salvata per il rotto della cuffia. L'episodio che stiamo per raccontare è di quelli da telefilm, con un cellulare che è il protagonista assoluto della giornata.
Un semplice telefonino che involontariamente ha salvato la vita ad una donna, aggredita brutalmente da un bulgaro che stava seminando il panico. Il parapiglia nasce proprio dalla follia di un uomo di 50 anni senza fissa dimora, che alla fermata di un bus avrebbe aggredito alcune persone. Grazie alle urla delle vittime sono intervenuti due agenti di polizia, con l'uomo che nel tentativo di fuga avrebbe danneggiato alcuni arredi. Una volta vistosi circondato dai due agenti che stavano per bloccarlo, il malcapitato ha estratto un coltello colpendo con violenza la povera donna. Casualità e destino hanno voluto che i fendenti colpissero il telefonino che si trovava nel taschino della divisa, facendo tirare un sospiro di sollievo per la vita della donna.
L'episodio è avvenuto in piazza Libertà, luogo da sempre molto affollato per via delle tante persone che giornalmente prendono il bus.
Il lavoro rischioso delle forze dell'ordine
Molto spesso sentiamo parlare di episodi spiacevoli con protagoniste alcune persone, che così facendo minano la tranquillità dei cittadini. A cercare di riportare la tranquillità ci pensano sempre le forze dell'ordine, che giornalmente si trovano ad affrontare casi delicati e alle volte drammatici.
Come nel caso della poliziotta aggredita a Taranto, che mentre svolgeva in modo onesto e professionale il suo lavoro ha rischiato di perdere la vita in modo assurdo. Una persona coraggiosa e leale a cui va la solidarietà di tutti noi, oltre che i ringraziamenti per essere intervenuta nel tentativo di bloccare un uomo pericoloso.
Un plauso sincero a queste persone straordinarie che cercano di garantire la sicurezza di ogni singolo cittadino, impegnandosi giorno e notte con interventi rischiosi e puntuali. Dopo i dovuti ringraziamenti la speranza è che queste situazioni non si ripetano più, in quanto lasciano un ondata di paura e terrore non solo tra i cittadini.