In questo periodo non sembra arrestarsi affatto la scia di sangue e violenza che sta sconvolgendo e distruggendo la Siria da diversi anni. Secondo l’osservatorio nazionale per i diritti umani, una zona periferica della capitale Damasco situata ad est è stata violentemente colpita dai jet governativi, causando diverse vittime. Inoltre, i territori al confine tra Idlib e Afrin sono decisamente devastati da numerosi scontri che vanno avanti da circa 7 anni. Contemporaneamente, l’agenzia governativa Sana ha ammesso che sono morti almeno 5 civili a causa dei violenti attacchi da parte di un gruppo armato minoritario chiamato Ghuta.

Successivamente, numerose ONG hanno chiaramente ammesso che migliaia di bambini versano in condizioni molto difficili a causa dell’aumento degli scontri militari nei pressi di Idlib.

Bombardamenti contro i civili in diversi campi profughi

Secondo le fonti più recenti e attendibili, negli ultimi giorni si è verificato un netto aumento di attacchi e bombardamenti causati da frequenti e letali lanci di missili. Allo stato attuale, 30 scuole sostenute e finanziate da Save the Children sono state improvvisamente chiuse per motivi di sicurezza. Altri bombardamenti hanno invece colpito alcuni campi profughi nei quali si erano rifugiate migliaia di persone disperate e in difficoltà. Secondo le ultime stime, sono state individuate centinaia di famiglie sfollate, le quali sono costrette a vivere all’interno di tende e non hanno più a disposizione le loro case.

In particolare sono molto commoventi le dichiarazioni di Samer, un padre di famiglia di 4 bambini. Quest’ultimo ha ammesso che i primi bombardamenti sono scoppiati alle 10 del mattino. Successivamente, gli attacchi hanno raggiunto il campo di Al Jazeera, mentre altre bombe sono cadute presso il campo di Al Bayan. Inoltre, egli ha dichiarato che è stato costretto ad abbandonare la sua abitazione alcune settimane fa e attualmente vive nel campo di Atmeh, vicino ad Idlib.

Infine, la sua famiglia è rimasta intrappolata a causa dei bombardamenti e i suoi figli risultano intensamente spaventati e terrorizzati.

Il commovente racconto di Samer

Il racconto di Samer non è affatto terminato, andando a prendere in considerazione altri particolari piuttosto atroci e sanguinari. Egli ha ammesso che in questi recenti bombardamenti sono state uccise 6 persone, tra le quali 2 bambini.

Quest’ultimi erano seduti vicino ad una stufa e sono stati improvvisamente colpiti da una bomba. In seguito, ha aggiunto che molti giovani, ma anche persone anziane, sono decisamente preoccupate a causa di questa improvvisa escalation di violenza. Successivamente, ha dichiarato che ha spinto i suoi figli ad abbandonare il campo per poterli mettere al sicuro. Secondo le ultime fonti, la situazione all’interno di questo territorio è difficilissima, in quanto la maggioranza della gente soffre, piange ed è impaurita. Inoltre, è giunta la stagione invernale e di conseguenza le temperature sono molto basse. Infine, Samer ha sottolineato che sia lui ma anche gli altri rifugiati non hanno denaro a disposizione e di conseguenza non possono acquistare delle nuove tende con le quali proteggersi.