A causa dell'emergenza migranti moltissime strutture in Italia sono state destinate all'accoglienza profughi, tra le centinaia di migliaia di persone arrivate sul nostro territorio finora c'è chi crea scompiglio e deve essere allontanato. Ciò è quanto accaduto in provincia di Imperia dove un migrante, ospite di un centro d'accoglienza, è stato allontanato dal centro e la Prefettura ha disposto la revoca dello status di rifugiato.

La revoca dello status di rifugiato

La cooperativa che gestisce il centro d'accoglienza, allarmata dai ripetuti comportamenti anti sociali dell'ospite, ha chiesto alla Prefettura locale di revocare lo status di rifugiato al sig.

Eboh A., nigeriano 46enne. Il migrante è ospite in un struttura imperiese che viene gestita da una cooperativa che opera in diversi settori, il nigeriano è stato accusato di aver assunto ripetutamente atteggiamenti e comportamenti violenti, ingiuriosi e minacciosi nei riguardi degli operatori. L'uomo faceva da portavoce per gli altri ospiti del centro e, in diverse occasioni, si è lamentato della scarsa qualità e quantità del cibo e di un inadeguato sistema di riscaldamento nell'edificio (dove ci sono anche dei minori). Questa situazione di tensione ha portato i responsabili del centro a chiedere alla Prefettura la revoca dello status di protezione internazionale e così è stato. L'ufficio prefettizio ha emesso un provvedimento di revoca per il nigeriano.

Ma la vicenda non è finita così, perché il migrante ha impugnato l'ordinanza e così si è finiti davanti il tribunale Amministrativo Regionale. il quale con una rapida sentenza ha dato torto alla Prefettura e ragione all'immigrato, difeso dagli avvocati Massacano di Genova e Rissone di Savona. Il provvedimento è stato dunque cancellato e lo status gli è stato riassegnato.

Le motivazioni della sentenza

La sentenza non entra nel merito del contenzioso ma la fa breve, stabilendo che l'amministrazione pubblica non è in grado di emettere provvedimenti ai danni di un cittadino senza dargli la possibilità di partecipare a un dibattito/contraddittorio. Se così non fosse si sfocerebbe nel'arbitrarietà, dice il legale del nigeriano, è un principio elementare del diritto ed è sancito chiaramente dalle leggi in vigore.

Durante l'emergenza migranti le onlus e i privati possono rivolgersi direttamente alle prefetture ma le amministrazioni non possono emettere provvedimenti unilaterali e devono sempre dare la possibilità al soggetto interessato di replicare.