Scene da anni di piombo a Palermo. Come riportato in un articolo pubblicato sul sito web della testata giornalistica 'Il Fatto Quotidiano', sei ragazzi con il volto coperto hanno picchiato il responsabile provinciale del partito di estrema destra 'Forza Nuova' Massimo Ursino. Sempre stando a quanto scritto nell'articolo sul 'Fatto Quotidiano', una ragazza del gruppo ha documentato lo stesso pestaggio con uno smartphone. A seguito della violenza, il responsabile provinciale di Forza Nuova è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Civico.

Il duro attacco di Forza Nuova: 'La Boldrini e Liberi e Uguali sono i mandati morali del pestaggio'

Forza Nuova ha duramente condannato l'episodio che ha visto coinvolto un suo militante. Inoltre, i vertici del partito di estrema destra hanno sostenuto che la presidente della Camera Laura Boldrini, così come il partito 'Liberi e Uguali' e anche David Parenzo, sarebbero i 'responsabili morali' del pestaggio e del clima d'odio che si starebbe creando in Italia. C'è da dire che recentemente lo stesso partito 'Liberi e Uguali' aveva sostenuto la necessità di mettere fuori legge i partiti neofascisti e che l'accusa di Forza Nuova ricorda quella lanciata dagli stessi vertici di 'Liberi e Uguali' contro Matteo Salvini dopo i tragici fatti di Macerata, fatti di cui il leader leghista era accusato di essere 'mandante morale'.

L'odio ideologico e il rischio di una nuova strategia della tensione

Il pestaggio del responsabile provinciale di Forza Nuova risulta emblematico del clima d'odio ideologico che si sta sempre più cementando in alcuni settori della società italiana, e tale clima d'odio risulta alquanto preoccupante. Difatti, c'è il rischio non tanto velato di una nuova 'strategia della tensione' e di nuovi 'anni di piombo' che vedano contrapposte, in modo violento e terroristico, le fazioni dell'estrema destra neofascista a quelle dell'estrema sinistra 'antifascista militante'.

Su tal punto, c'è da dire che è alquanto noto che diversi movimenti neofascisti sono stati o sono coinvolti in atti di violenza e giustifichino il ricorso ad essa e discorso simile vale per alcuni movimenti antifascisti, pur se in quest'ultimo caso la violenza viene giustificata in funzione teoricamente "difensiva" e "rivoluzionaria".

Tenendo conto di ciò, bisogna dire che tale crescente clima d'odio ideologico è assolutamente da non sottovalutare per il bene dell'Italia.