Laura Boldrini, ex presidente della camera dei deputati, è sempre stata un'accesa sostenitrice della lotta al razzismo al fascismo e si è sempre schierata a favore dell'immigrazione nel nostro Paese. Così, in visita al quartiere Niguarda di Milano, la Boldrini tuona contro tutti i movimenti che si ispirano al fascismo, casapound compresa, invocandone lo scioglimento.
Il murales nel quartiere Niguarda
La ex presidente ha deciso di recarsi in questo quartiere di Milano, dove è presente un murales dedicato ai partigiani che viene spesso riempito di svastiche e croci celtiche.
"I gruppi politici che si rifanno all'ideologia fascista vanno sciolti. In democrazia non c'è spazio per loro" tuona la Boldrini. Così la candidata per Liberi e uguali nella regione Lombardia ha voluto fare parte della sua campagna elettorale davanti a "un simbolo della Liberazione e della Resistenza di Milano". La parlamentare ha poi continuato sull'argomento: "Dobbiamo stare vigili, in Italia si sono moltiplicate le azioni violente e provocatorie di gruppi neofascisti, nei territori come sulla Rete. Non possiamo più far finta di niente". Della stessa opinione è il ministro dell'interno Minniti che, ospite su Rai3, ha dichiarato che bisogna sempre mantenere la guardia alta su certi argomenti, nonostante viviamo in una democrazia forte e solida.
Nella stessa giornata, in serata, a Che tempo che fa è intervenuto sul tema anche il presidente Silvio Berlusconi: "Il fascismo è morto e sepolto. mentre c’è un movimento dell’antifascismo che è pericoloso perché viene dai centri sociali". Ieri pomeriggio, a Napoli, i centri sociali si sono fronteggiati con la polizia perché stavano manifestando contro il comizio elettorale di Simone Di Stefano, leader di Casapound; come risultato si sono avuti 2 feriti e 20 persone fermate dalla polizia a causa del lancio di fumogeni e petardi contro le forze dell'ordine.
Il comizio di Casapound
I centri sociali campani si sono dati appuntamento a Napoli per organizzare un corteo e dei blocchi stradali per interrompere la legittima campagna elettorale del segretario di CPI, Simone Di Stefano che si è tenuta all'Hotel Ramada. Il rischio di scontri violenti è stato molto alto, molti negozi e alberghi hanno sbarrato gli ingressi e abbassato le serrande per evitare di subire danni.
In piazza ci doveva essere anche Forza Nuova, ma il segretario Roberto Fiore ha dovuto spostare l'appuntamento con i suoi sostenitori da un'altra parte, perché la piazza autorizzata è stata occupata dai centri sociali.