È stata uccisa e fatta a pezzi senza pietà, poi il suo assassino ha rinchiuso il suo corpo in due valige e l'ha abbandonato nelle campagne di Pollenza, in provincia di Macerata. Un fatto di Cronaca Nera assolutamente da brivido.
Scomparsa il 29 gennaio
La ragazza si chiamava Pamela Mastropietro e per cause ancora sconosciute, è stata ammazzata in maniera brutale da un uomo la quale identità è ancora sconosciuta agli agenti di polizia che hanno potuto solo identificare, grazie alle telecamere presenti nei pressi di una farmacia di Macerata, un uomo nigeriano che stava seguendo la ragazza.
Questo però, avrebbe ammesso solo di averla seguita per un po' e successivamente di averla persa di vista; nessun colpevole ancora per la morte della giovanissima che era scomparsa da due giorni dalla comunità di recupero di cui era ospite. Quando i carabinieri hanno trovato le valige nella campagna di Pollenza con all'interno il corpo di una donna è rimasta a bocca aperta, una tragedia degna di un film horror. Per capire l'identità della donna sono state effettuate delle analisi cliniche che hanno confermato che si trattava proprio di Pamela Mastropietro.
Interrogatorio notturno
L'uomo individuato dalle telecamere nei pressi di una farmacia, è stato interrogato in merito all'omicidio durante la notte: lui ha 29 anni e con sé aveva un permesso di soggiorno scaduto ed ha solo ed esclusivamente affermato di aver visto e seguito la ragazza ma di averla successivamente persa di vista.
Il problema però è che nella casa dell'uomo, a seguito di una perlustrazione da parte dei militari, sono stati trovati i vestiti sporchi di sangue della ragazza uccisa, anche con differenti emazie in rilievo e uno scontrino della farmacia, dove la giovane aveva acquistato qualche ora prima una siringa.
Diverse persone ora sono in stato di fermo, poichè probabilmente sospettate di essere coinvolte nell'omicidio di Pamela Mastropietro; il suo cadavere è stato trovato completamente a pezzi in due valige nella campagna di Pollenza non lontano da una villetta in Via dell'Industria.
Una persona che si trovava li per caso ha notato i due trolley e pensando che si trattasse di droga o materiale rubato, ha immediatamente chiamato i carabinieri che hanno potuto verificare che all'interno c'era tutt'altro.
La mamma della giovane è sconvolta ed ora si chiede come sia potuto accadere che Pamela possa essere riuscita a scappare dalla comunità di recupero dove era stata ospitata.