E' incredibile su come spuntino fuori dettagli sempre più orrendi in merito alla morte di Pamela Mastropietro: dall'autopsia sembrerebbe proprio che al corpo della ragazza manchi il 20% di pelle.

Risultati shock

Gli investigatori non si sono fermati un momento dal giorno del ritrovamento del corpo di Pamela Mastropietro a pezzi nascosto in due trolley ed ora, dopo un'attenta analisi sul corpo della giovane, è stato rivelato che mancherebbe al corpo, il 20% della pelle.

Risultati sconcertanti che hanno molto fatto riflettere gli agenti di polizia che stanno seguendo il caso; è stato arrestato un altro nigeriano che stava fuggendo in Svizzera con Awelima, considerato un probabile complice di Oseghale.

Secondo il Dottor Cingolani che ha effettuato l'autopsia dopo essere stato nominato dalla procura, è molto probabile che la ragazza sia stata strangolata dal momento che è stata trovata con la lingua mozzata tra i denti.

I tessuti del collo non sono stati rinvenuti forse proprio per cercare di nascondere i segni dello strangolamento; altro elemento il fatto che alla giovanissima sarebbero state inflitte le coltellate con il cuore ancora vivo, come se il suo carnefice volesse infliggerle sofferenze da viva.

Una morte sofferta

Oltre al fatto che sarebbe anche stata asportata la pelle intorno alla vagina della ragazza per celare un presunto atto di violenza sessuale nei suoi confronti, è stata anche trovata della saliva su un suo capezzolo, proprio a dimostrazione del fatto che sarebbe stata prima violentata e poi uccisa.

Una morte tremenda quella di questa ragazza che era scappata dal luogo dove viveva temporaneamente, il centro di recupero, dove cercava di disintossicarsi; gli inquirenti hanno scoperto che il presunto complice di Oseghele stava lasciando il centro di accoglienza di Milano dove viveva con la moglie, per fuggire in Svizzera insieme anche ad un altro africano, Djera.

Awelima però, viene intercettato e arrestato alla stazione centrale di Milano, presso il Burger King, per lui nessun viaggio verso Chiasso.

Staremo a vedere quali saranno i risvolti delle indagini, per ora non c'è nessun colpevole definitivo, solo indiziati dal momento che le prove sono state praticamente quasi distrutte, anche se non del tutto.

Rimane il fatto che per i genitori della povera Pamela Mastropietro ancora non è stata ancora fatta giustizia, dovremmo aspettare la fine delle indagini.