Una pagina di cronaca, riguardante reiterate sottrazioni di denaro commesse ai danni di una persona con disabilità, fa seguito alla diffusione avvenuta nei giorni scorsi della spiacevole notizia della pedana rubata dalla macchina del padre di una bambina di 5 anni in provincia di Brescia. In questo caso, la vicenda ha avuto luogo tra vicenza e Napoli e ha come protagonista un uomo di origine campana di 43 anni, che al momento è accusato di circonvenzione di incapace. L'individuo, infatti, avrebbe approfittato della condizione di una donna con disabilità psichica per sottrarle una cifra che, secondo gli inquirenti, si attesta sull'ordine dei 70.000 euro.

I fatti

La notizia è stata battuta in primis dal Giornale di Vicenza, che ha raccontato come il 43enne e la vittima si siano conosciuti a Pompei nella primavera di tre anni fa. La giovane, che era rimasta orfana di una famiglia molto abbiente del vicentino, dalla quale aveva ricevuto una sostanziosa eredità, si trovava in Campania per trascorrere le vacanze e qui l'uomo, uscendo con lei a cena, ha scoperto la sua passione per i film pornografici. La donna gli ha confessato di vergognarsi nell'acquistarli e così il partenopeo si è offerto di farlo al posto suo, avvalendosi dei canali di sua conoscenza.

La denuncia dell'amministratore di sostegno

Logicamente, a questo punto, la vicentina ha permesso al campano di utilizzare in maniera totalmente libera la carta di credito in suo possesso e costui, secondo quanto è stato stabilito dalle indagini compiute dalla procura, nell'arco di tempo che va dalla fine di aprile al giugno del 2015, si sarebbe servito dei soldi non solo per l'acquisto dei dvd promessi, ma soprattutto per l'effettuazione di spese personali di un ammontare oltremodo spropositato, fino al raggiungimento di circa sette decine di migliaia di euro.

La vittima purtroppo non si è mai accorta della gravità della situazione e così i prelievi sono stati interrotti solo nel momento in cui l'amministratore di sostegno della veneta si è reso conto di quanto stava accadendo e ha immediatamente bloccato la carta e denunciato il fatto alle autorità. Attualmente il 43enne sta per essere processato presso il tribunale di Napoli, al quale la procura vicentina ha trasmesso gli atti. L'accusa, come già anticipato, è quella di circonvenzione di incapace e non resta che attendere l'esito dell'iter giudiziario.