Marco ha 16 anni ed è uno studente modello del Liceo Maffei di Riva del Garda, il paese affacciato sulla riva trentina del lago omonimo. Marco Boni è il rampollo di una famiglia benestante, il padre Guido è il titolare della principale farmacia di Tione e la madre Silvia Caramatti, responsabile della azienda municipalizzata farmacie di Rovereto.

Una telefonata alla madre poi Marco sparisce

La scorsa settimana Marco chiama la madre SIlvia all'uscita da scuola. Una breve chiamata per informarla che avrebbe fatto una passeggiata nei dintorni: Marco è un appassionato escursionista, adora camminare sulle alture che dominano il lago di Garda, pregne di tracce storiche dalle chiesette medievali alle trincee della Prima guerra mondiale.

Argomento quest'ultimo, che ha sempre suscitato l'interesse del giovane studente. Madre e figlio si accordano per incontrarsi nel pomeriggio ma da allora, sono trascorsi cinque giorni, Marco si dissolve ed il cellulare è sempre spento.

Le ultime immagini

La famiglia, preoccupata dalla mancanza di notizie, denuncia la scomparsa del figlio la sera stessa. Le ricerche iniziano immediatamente Sono stati messi in campo, anche i droni del Corpo dei Vigili del Fuoco di Trento che hanno scandagliato una vasta area montana, nella zona del Varone e del Bastione di Santa Barbara per poi ampliarsi arrivando anche a Torbole e Tenno. Una cinquantina di uomini sul terreno ma di Marco nessuna traccia. Si stanno inoltre setacciando le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei negozi del centro di Riva del Garda, che ritraggono gli ultimi fotogrammi di Marco Boni a passeggio.

I compagni di scuola del giovane studente, hanno distribuito volantini con la sua foto e la condivisione di una pagina dedicata su FB ha ricevuto migliaia di condivisioni in rete, dove hanno postato una commovente lettera dedicata a Marco.

I lati oscuri della vicenda

La vicenda che ha sconvolto la comunità gardesana presenta alcuni dettagli da chiarire che portano ad ipotizzare un allontanamento volontario più che ad un incidente.

I genitori di Marco Boni permettono al il figlio sedicenne di vivere da solo in un monolocale a Varone, perchè vicino a Riva del Garda dove è ubicato il liceo, visto che a Tione, dove abita la famiglia, non ve ne sono. Certamente il 16enne è descritto come maturo e responsabile, rispetto ai coetanei, ma è pur sempre un minorenne.

Marco non indossa attrezzatura da trekking, come si evince dai fotogrammi delle telecamere, ed è piuttosto inusuale per lui che pur essendo giovane è un esperto escursionista. Infine la madre di Marco non è stata in grado di indicare alle forze dell'ordine il luogo dove il figlio si sarebbe recato per fare quella famosa passeggiata. Insomma il figlio non le ha mai riferito dove, esattamente, si stava recando.