Omicidio nella notte a Reggio Calabria. Una donna di 48 anni, Fortunata Fortugno, è stata raggiunta alla testa da diversi colpi di pistola. Al momento dell’uccisione si trovava in macchina, appartata con il suo amante.

Omicidio nella notte a Reggio Calabria

Da una prima ricostruzione, alcuni killer avrebbero accostato all'auto parcheggiata sul greto del torrente del quartiere Gallico a bordo della quale si trovava la coppia. I proiettili hanno ferito al braccio Demetrio Lo Giudice, di 53 anni, e raggiunto la donna alla testa. Immediatamente soccorsa, è morta durante il trasporto agli Ospedali Riuniti.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile, delle Volanti e la Polizia Scientifica per i rilievi e gli accertamenti del caso. Le indagini sono condotte dalla Sezione omicidi della Squadra mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare i responsabili dell’omicidio.

L’uomo detto “Mimmo u Boi”, ex sorvegliato speciale, è legato alla cosca Tegano ed era stato coinvolto nell’operazione «Eremo» poiché ritenuto elemento di spicco della `Ndrangheta.

Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Walter Ignazitto, non escludono alcuna ipotesi. Dalla rapina all’omicidio passionale. Certo è che il fascicolo si trova sulla scrivania della Direzione Distrettuale Antimafia che sta cercando di comprendere se l’agguato rientri nella dinamica criminale della zona o se invece si tratti di un omicidio passionale.

I due infatti erano amanti e allo stesso tempo sposati con rispettivi marito e moglie. Da quanto trapela, pare che la relazione fosse stata scoperta come non si esclude che una mano esterna volesse far fuori il boss Lo Giudice, descritto dagli investigatori come “personaggio di assoluto spessore criminale, a capo dell’omonima ‘ndrina federata al più potente cartello De Stefano – Tegano”.

Un altro agguato poche settimane fa

Il 15 Febbraio, un altro agguato aveva scosso Reggio Calabria. In quell’occasione venne ucciso Pasquale Chindemi, considerato vicino alla ndrina dei Condello, vicino la cosca degli Araniti. Fu colpito alle spalle da diversi colpi di arma da fuoco mentre si recava a piedi in via Anita Garibaldi, vicino casa.

Sull’omicidio continuano ad indagare i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore della Dda, Stefano Musolino.

Una lunga scia di violenza

Gli omicidi a Gallico, quartiere nord della Città, costituiscono una lunghissima scia di violenza espletata con agguati, intimidazioni, incendi e bombe che hanno portato il Reggino agli onori della cronaca nera nazionale.