Recentemente l'Inghilterra è stata interessata da una tragica vicenda di bullismo e violenza gratuita. A farne le spese è stata una ragazza italo-egiziana di nome Mariam Moustafa. La 18enne è stata brutalmente uccisa da una baby gang di bulle sue coetanee a Nottingham. Stando a quanto riportato da diversi media internazionali, tra cui l'agenzia italiana Agi, la giovane ragazza era già stata duramente picchiata a febbraio da una un gruppo di ragazzine mentre aspettava l'autobus. Inoltre, anche nell'autobus la violenza delle ragazzine bulle ha continuato ed è stata fermata solo dall'intervento dell'autista.

La rabbia del governo egiziano: 'Pronti a mandare una delegazione nel Regno Unito'

La reazione del governo egiziano alla tragica vicenda non si è fatta attendere ed è stata abbastanza dura. Difatti, come scritto nel già citato articolo pubblicato sul sito web dell'Agi, sia lo stesso governo ha parlato di 'attacco ignobile' e ha chiesto l'invio di una delegazione di parlamentari nel Regno Unito. Oltre a ciò, la rabbia si sta facendo alquanto sentire sui social egiziani, dove gli utenti chiedono a gran voce giustizia per la ragazza brutalmente uccisa dalla gang di bulle. Il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson ha dichiarato di essere fortemente dispiaciuto per il fatto e che la polizia di Nottingham sta indagando sulla vicenda.

La denuncia della famiglia di Mariam: 'La polizia non ha agito in tempo'

Nelle ultime ore anche la famiglia di Mariam Moustafa si è fatta sentire sulla tragica vicenda che ha interessato la giovane ragazza, studentessa universitaria in ingegneria. Andando maggiormente nello specifico, la famiglia della giovane ha affermato che Mariam poteva salvarsi e ha accusato la polizia di negligenza.

Difatti, la stessa ragazza e la sorella erano già state vittime di violenza da parte delle stesse bulle nell'agosto del 2017, ma tale vicenda secondo la famiglia fu 'ignorata'. Inoltre, la famiglia della ragazza italo-egiziana ha sostenuto di volere la giustizia per Mariam e per chiunque sia vittima di atti gravi di bullismo e di violenza gratuita.

Indubbiamente, si è trattato di una vicenda gravissima da non sottovalutare, in quanto il bullismo e la violenza gratuita giovanile non sono sempre delle mere 'ragazzate' ma meritano di essere limitati e sconfitti per il bene di tutta la società e di tutti i ragazzi e le ragazze.