Nel mondo dell'hip hop internazionale esistono alcune figure che hanno raggiunto nel corso degli anni un rispetto ed una stima tale da essere ormai percepite nell'immaginario collettivo come un qualcosa di più vicino all'ambito religioso-mitologico, piuttosto che alla sfera musicale.
Lil Xan critica la musica di Tupac
Si tratta, almeno nella maggior parte dei casi, di figure scomparse ormai da anni; una tra le più importanti in questo senso è sicuramente quella di Tupac Shakur, da molti considerato la più importante leggenda dell'hip hop a livello assoluto.
Il rapper, nato nel 1971 a New York, ma divenuto in seguito l'uomo simbolo del rap della costa opposta (West Coast) degli Stati Uniti d'America, è per molti un vero e proprio 'intoccabile', per questo motivo i pochi artisti che di tanto in tanto si permettono di metterne in dubbio il talento artistico o la figura umana, vengono spesso massacrati a livello mediatico.
Dal massacro mediatico a quello fisico
Ed è proprio quello che è successo a Lil Xan, giovanissimo rapper made in USA di origini messicane, che però ha rischiato di subire, oltre al massacro mediatico, un vero e proprio pestaggio in senso fisico.
Diego Leanos – questo il vero nome dell'artista californiano – durante un'intervista aveva definito come 'noiosa' la musica di Tupac Shakur, scatenando la reazione polemica degli appassionati di hip hop di tutto il mondo.
Parole, quelle di Lil Xan, che non erano piaciute neanche a molti suoi colleghi d'oltreoceano, emblematica in tal senso la dichiarazione di Waka Flocka Flame, che lo aveva definito come 'bandito per sempre dal mondo dell'hip hop".
Stando a quanto riferito dal noto portale di cronaca TMZ, pochi giorni fa Lil Xan è stato circondato da un nutrito gruppo di ragazzi mentre si trovava fuori da un fast food presso la città di Redlands, in California.
La comitiva si è poi rivelata essere costituita integralmente da accaniti sostenitori di Tupac Shakur, intenzionati ad ottenere delle spiegazioni relativamente alle dichiarazioni fatte da Lil Xan durante la sopracitata intervista per Revolt TV.
L'intervento della polizia
Il rapper, a dir poco intimorito dal folto gruppo di detrattori, si è visto costretto a rifugiarsi in un vicino YMCA, dal quale ha chiesto l'intervento della Polizia.
Successivamente le forze dell'ordine, accertata la pericolosità della situazione, hanno prelevato l'artista per scortarlo fino alla sua abitazione.