In questi giorni si sta discutendo circa il processo sul docente di Roma Vincenzo Barba, insegnante di Lettere e Filosofia dell’istituto tecnico Charles Darwin, accusato di violenza sessuale aggravata dalla circostanza che toccamenti e massaggi sarebbero avvenuti all’interno della Scuola. La testimonianza proverrebbe da sei alunne, le quali sostengono di aver subito palpeggiamenti al seno, pacche sul sedere e una ragazza accusa inoltre il docente di un vero e proprio assalimento: lui avrebbe - secondo la ragazza - perso ogni inibizione avvicinandosi a lei e tentando di baciarla.

L'insegnante in sua difesa afferma: "È stata una ritorsione nei miei confronti, perché con me le ragazze prendevano voti bassi", ma il comportamento del docente non ha coinvolto solo le sei alunne, bensì tutta la classe. Infatti, durante le lezioni, camminando tra i banchi, si sarebbe preso delle brevi pause per passare le dita tra i capelli delle alunne.

La violenza di genere

La violenza di genere è un'esperienza comune a molte donne. Pur nella loro diversità, nei molteplici tipi di violenza di genere presenti, è individuabile un comune denominatore nella manifestazione del potere attraverso l'umiliazione e lo svilimento della dignità umana dell'altra persona. Sia l'oggettivazione sessuale femminile, sia la violenza di genere sono entrambe espressione di un modello culturale sessista che legittima quella molteplicità di atteggiamenti negativi degli uomini verso le donne, che può sconfinare nella violenza vera e propria.

Le molestie sessuali sono l'insieme di condotte di natura sessuale, non richieste da chi ne fa esperienza, che ledono la dignità delle donne e degli uomini. Possono essere verbali e riguardare commenti, giudizi, osservazioni più o meno volgari sul corpo o sull'abbigliamento del bersaglio o ancora battute a sfondo sessuale rivolte al bersaglio stesso.

Possono essere anche non verbali e riguardare quindi sguardi pesanti e insistenti, fischi oppure essere di tipo fisico in cui rientrano contatto fisico non richiesto fino all'aggressione o lo stupro. Le molestie possono assumere tre forme principali:

  • Coercizione sessuale: la vittima viene minacciata dal punto di vista lavorativo o promettendole favori in cambio di una prestazione sessuale.
  • Attenzione sessuale non richiesta: in cui chi molesta fa avances insistenti di tipo sessuale o romantico che non sono ricambiate e che risultano offensive
  • Molestie di genere: non vi è un intento sessuale, ma solamente lo scopo di umiliare l'altro con commenti sessisti.

Le conseguenze

In ambito sia lavorativo che scolastico a farne le spese è sicuramente la propria soddisfazione sul lavoro o a lezione che di solito ne esce compromessa, ciò può comportare anche l'abbandono del proprio lavoro o della scuola.

A livello personale l'esperienza di aver subito delle molestie sessuali si accompagna a malessere psicologico - sentimenti di paura, rabbia, vergogna - e disagio fisico con frequenti episodi di emicrania, nausea e disturbi del sonno. Inoltre, quando le molestie non si manifestano come violenza fisica possono diventare difficili da riconoscere, per non parlare del fatto che per esempio battute a sfondo sessuale rivolte a una donna in una cultura sessista possono essere anche intese come un modo per apprezzare e valorizzarne la femminilità e in questa accezione le donne "devono" anche sentirsi lusingate.