Roma, quartiere Parioli. Una zona della città tranquilla. Almeno fino a qualche giorno fa. È scoppiato ieri, infatti, una polemica in una delle scuole del quartiere. Tutto è nato quando la maestra ha dato ai bimbi della sua Scuola una filastrocca da imparare in occasione della festa del papà, il 19 marzo. Il testo rimandava ad una figura del padre assente, poco interessata alla crescita del proprio figlio.

Il fatto

La filastrocca recita: 'Sempre teso è preoccupato, qualche volta un po' arrabbiato, tempo libero non hai e non stiamo insieme mai'. Questi versi sono stati riportati sulla pagina facebook di un blog gestito dalla madre di una delle alunne di quella scuola.

La pagina in questione è “Preferivo fare l’uovo”, un blog in cui le madri si interrogano sull’ educazione dei figli.

La poesia non solo non è piaciuta alla madre che gestisce il blog ma anche a tutti queigenitori che hanno supportato la protesta su Facebook. La madre in questione è Flaminia Festuccia e ha raccontato a Il Messaggero: "Mia figlia non l'ha voluta recitare a scuola, ha detto che il suo papà non è come quello della poesia, al suo papà piace giocare. La maestra l'ha sgridata".

La polemica

Mamma Flaminia continua sul social chiedendosi se è davvero giusto continuare, nel 2018, a rilanciare l’immagine della figura del padre come quella assente nella crescita dei figli. I commenti sotto al post non si sono sprecati.

Per alcuni ' E' una poesia anacronistica', per altri 'Una sequenza di luoghi comuni senza senso'. Le figure genitoriali infatti ormai sono interscambiabili, non esiste più il padre totalmente concentro sul 'portare i soldi a casa' così come la madre solo 'angelo del focolare'. Per fortuna le nuove generazioni se ne stanno accorgendo nonostante abbiano insegnamenti abbastanza superati sulle figure genitoriali.

In questa storia la vera vincitrice è infatti Matilde, la bambina che nonostante sapesse di rischiare di essere sgridata dalla maestra si è rifiutata di pronunciare quella poesia. Pochi giorni fa vi è stato l'8 marzo, festa della donna, la storia di questa bambina è l’esempio di come la figura della femminile si sia ormai emancipata.

Il testo integrale della filastrocca criticata dai genitori dei bambini parlava di un padre 'sempre stressato e teso, a volte un po' irascibile, senza tempo libero per poter stare insieme ai figli'; poi aggiunge che 'di sera papà è stanco', dunque il figlio può soltanto stare a fianco al padre e abbracciarlo, sul divano o il letto. I versi rimarcano negativamente la figura paterna, che 'ha sempre da fare' e non presta mai attenzione ai figli. Probabilmente, secondo i genitori, si tratta di una discriminazione di ruolo e genere, ma stavolta al contrario rispetto all'ordinaria discriminazione femminile.