Il suo cuore ha cessato di battere dopo 24 ore il tragico frontale, accaduto domenica mattina sulla statale 126 che collega Iglesias e Gonnesa. Alberto Riccoboni, 20 anni, studente universitario d’ingegneria, originario di Iglesias, ha lottato fino all’ultimo ma ieri mattina purtroppo i medici del reparto di neurochirurgia dell’ospedale Brotzu di Cagliari, hanno dovuto “decretare la morte celebrale”, si legge nel bollettino medico rilasciato dai sanitari, dopo averlo tenuto sotto osservazione per ore e ore, nell’ultimo tentativo di salvargli la vita.
Troppo gravi le ferite riportate nel tragico scontro frontale: il giovane infatti – che era seduto nel sedile posteriore – avrebbe colpito con violenza il montante dell’auto, subendo un trauma cranico gravissimo. I genitori del povero Alberto – figlio unico – hanno dato il consenso per l’espianto dei suoi organi che saranno donati a chi ne avrà bisogno. Gli altri quattro amici che si trovavano con lui nell’auto, sono rimasti feriti. Le loro condizioni però non sono gravi e se la caveranno con diversi giorni di cure. Ora le indagini – affidate agli investigatori dei Carabinieri – dovranno stabilire cosa sia in realtà accaduto domenica mattina sulla strada statale 126.
Un ragazzo d’oro
Quello che è accaduto domenica mattina ha ancora dell’inspiegabile e la notizia ha creato incredulità e tante lacrime in chi conosceva il giovanissimo Alberto Riccaboni, considerato da tutti un bravissimo ragazzo con tanta voglia di fare.
Come appunto domenica mattina quando il giovane – in compagnia di altri quattro suoi amici e compagni di squadra –stava facendo rientro a Iglesias, dopo aver disputato una partita di calcetto contro il Futsal Villanova: lui giocava nell’under del “Gonnesa calcio a 5”, insieme ai suoi compagni di sventura. Domenica mattina viaggiava nel sedile posteriore della Nissan Note, guidata da un suo compagno di mille avventure e – per motivi ancora da accertare – molto probabilmente a causa dell’asfalto scivoloso, l’auto giapponese si è andata a scontrare frontalmente contro una Citroen Xara.
Un impatto devastante che non gli ha lasciato scampo. Dopo una disperata corsa al Cto di Iglesias, i medici hanno deciso di trasferirlo al Brotzu di Cagliari – le sue condizioni erano gravissime – dove però nonostante tutte le cure, il cuore del giovane ha cessato di battere.
Il ricordo degli avversari
Alberto Riccaboni viene descritto dai suoi amici e compagni di squadra come un ragazzo di passione e molto talentuoso.
Quando giocava il giovane indossava la maglia numero 8 e la portava con orgoglio al punto che la società in cui militava – nella sua pagina Facebook – ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza a tutta la famiglia: “Per ora non ci sono parole, solo lacrime”, si legge sul social network.