La Guardia di Finanza di Rimini, nel merito dell’inchiesta ‘Old Frank’, ha sgominato la Banda dei vigili urbani che, da qualche tempo, terrorizzava la città. La Procura di Rimini ha fatto scattare i domiciliari a 4 agenti della polizia municipale, accusati di peculato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, soppressione e distruzione di atti, percosse e ispezioni personali arbitrarie.

L’indagine, condotta dalle Fiamme Gialle, è scaturita da una segnalazione interna effettuata da un agente del corpo dei vigili, basito per il comportamento al limite della legalità tenuto dai colleghi nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016, anni in cui la banda si sarebbe resa colpevole di decine di reati.

Secondo quanto riportato nelle testimonianze, la banda avrebbe effettuato una perquisizione ai danni di un giovane extracomunitario costretto a denudarsi in pubblico, mentre in un’altra perquisizione domiciliare si sarebbero impossessati di una somma pari a 2700 euro non dichiarati nel verbale, ma ripartiti tra i membri del nucleo. Il modus operandi prevedeva percosse nei confronti di chi si ribellava ad eventuali perquisizioni, spesso effettuate ai danni di extracomunitari sospettati di spaccio, o nell'impossessamento di denaro senza dichiararne il sequestro mediante la redazione di atti pubblici falsi.

Il Gip Sonia Pasini, autrice dell’istanza di custodia cautelare, ha evidenziato come sia stato necessario un provvedimento di tale portata poiché il nucleo, malgrado fosse stato indirizzato verso lo svolgimento di altri servizi, continuava nella condotta fraudolenta e nello svolgimento d’identificazioni e perquisizioni nel tentativo di ripetere gli illeciti.

I commenti dell’amministrazione comunale

L’amministrazione comunale di Rimini non ha mancato di manifestare tutto il disappunto alla scoperta del nucleo sgominato dalle Fiamme Gialle che ha allargato l’inchiesta ad altre 8 persone, temendo che la banda fosse formata in totale da un numero di vigili urbani pari a 12.

Il comune, evidenziando il proprio rammarico, esprime vicinanza nei confronti dei vigili che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con caparbietà e diligenza, costretti a sopportare il declassamento della categoria dovuto all’insicurezza che pervade la popolazione alla scoperta di reparti deviati come in questo caso.

L’auspicio dell’amministrazione comunale è che i fatti si rilevino errati e che gli agenti chiamati in causa possano dimostrare nelle sedi opportune la propria innocenza, malgrado le numerose testimonianze e l’indagine avviata internamente facciano desumere una spiacevole verità che trova riscontro in contestazioni giudiziarie di portata rilevante.