Vittorio feltri è da sempre una voce fuori dal coro rispetto al rapporto tra uomini e donne, per lui l'uomo è una vittima o un succube della donna. Il direttore di Libero così, oggi, snocciola un po' di dati riguardo le morti per omicidio in Italia e rivela che negli ultimi dati disponibili sulla statistica delle morti nel nostro paese (2002) per la maggior parte si tratta di uomini: su un totale di 560 persone, 401 sono uomini. Con questi dati Feltri introduce la sua tesi, ovvero che l'assassino non è per forza il maschio, ma che anche le donne uccidono.

I femminicidi

Il punto a cui vuole arrivare il direttore di Libero è biasimare l'utilizzo del termine "femminicidio", troppo spesso utilizzato impropriamente anche dai telegiornali. Secondo Feltri questa espressione trasforma il genere femminile in un obiettivo di genocidio perdurante, ma che con i dati alla mano non corrisponde alla realtà. La capacità di far del male agli altri, persino uccidere, non è una prerogativa dei maschi - dice Feltri - ma un difetto che si estende alla razza umana tutta. Secondo le femministe, dunque, dipingere gli uomini come una razza di killer è un'assurdità che non corrisponde alla tesi di parità intellettuale tra i due generi a cui Feltri, invece, crede fortemente.

Questo termine "femminicidio" fa la sua comparsa in Italia intorno al 2010, quando in Messico furono ritrovati dei cimiteri pieni di ragazze che sono state prima rapite, poi stuprate e infine uccise. Questa mattanza, ad opera di gruppi criminali, avallata dalla complicità di forze di polizia corrotte, ha portato alla coniazione di questo termine.

Termine che, secondo Feltri, è stato poi utilizzato in Italia per affibbiarlo ad ogni caso di donna uccisa. Secondo la criminologa Mancini, in Italia, la possibilità per il genere femminile di subire un omicidio è dello 0,06%, mentre di morire per cancro è del 26%. Secondo questi dati, perciò, il 99,94% delle donne moriranno per morti diverse da quelle violente.

Uomini vittime delle donne

Per Feltri, invece, dovrebbero aver maggior risalto mediatico le violenze e gli abusi delle donne sugli uomini. Oltre alle rivalse economiche delle ex mogli, nel 33% dei casi le donne denunciano gli ex mariti per abusi sessuali sui figli. Così facendo il Tribunale, propenso a dare ragione alla donna, allontana il padre dai figli. Feltri poi aggiunge, citando il libro della Mancini, che il tasso di maltrattamenti all'interno delle mura domestiche per le coppie lesbiche è all'11,4%, mentre quello delle coppie eterosessuali si attesta al 4,4%.