Siria: un susseguirsi di accuse e smentite, è questo questo lo scenario che si starebbe delineando dopo i bombardamenti avvenuti nella Ghouta Est, sulla città di Douma. L'aviazione siriana avrebbe bombardato l'ultima sacca ribelle della Ghouta Est, vicino a Damasco. Parecchi i civili coinvolti. La comunità internazionale sospetta un possibile utilizzo di gas Sarin.
Donald J. Trump, accusa attraverso twitter la Russia e i suoi alleati:
Many dead, including women and children, in mindless CHEMICAL attack in Syria. Area of atrocity is in lockdown and encircled by Syrian Army, making it completely inaccessible to outside world. President Putin, Russia and Iran are responsible for backing Animal Assad. Big price...
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 8 aprile 2018
....to pay. Open area immediately for medical help and verification. Another humanitarian disaster for no reason whatsoever. SICK!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 8 aprile 2018
Dopo le accuse statunitensi, non si sono fatte attendere le risposte da parte del Cremlino.
Il generale Yuri Evtuchenko ha smentito l'informazione inerente le armi chimiche e si è detto disposto ad inviare specialisti russi a raccogliere le prove di questa falsità, una volta che Douma sarà riconquistata.
Siria: raid a oltranza su Douma
Un susseguirsi di raid, iniziati venerdì scorso, per cercare di riconquistare la città di Douma, roccaforte del gruppo ribelle Jaish al-Islam. I raid sono ricominciati dopo il fallimento dei negoziati per lo sgombero pacifico degli esponenti del gruppo ribelle. L'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo afferma che, ad oggi, ci sarebbero state più di 90 vittime tra i civili, soprattutto donne e bambini. L'utilizzo di "gas tossici" è stato denunciato dai Caschi Bianchi, soccorritori che operano proprio in queste zone del paese.
Tuttavia, non è stato possibile verificare concretamente quanto sia accaduto, né si possono sapere con certezza quante vittime siano cadute durante i raid siriani. La città di Douma è stata quindi riconquistata dalle truppe di Assad, che riprende ora il controllo definitivo della Ghouta Orientale.
Fronte Americano
Le accuse da parte degli Stati Uniti sono arrivate, come spesso accade, via twitter, dal profilo del presidente americano.
Donald Trump ha definito Bashar al-Assad "un animale", come si evince dal suo tweet.
Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Theresa May, si dicono pronti a cooperare insieme agli alleati, per dare una dura risposta dopo quanto è accaduto.
Dall'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, arrivano segnali di preoccupazione per quanto sta accadendo in Siria.
L'OPAC si starebbe muovendo per raccogliere più informazioni possibili.
Fronte Russo
Mosca ha subito messo in guardia Washington, avvertendo che "un intervento militare con pretesti inventati, potrebbe portare a conseguenze più pesanti". Il ministero degli Affari Esteri, dopo la minaccia rivolta agli Stati Uniti, ha smentito ancora una volta l'utilizzo di armi chimiche nei raid su Douma, definendo "provocazioni" le accuse ricevute.
Il Cremlino ammette che, nei raid condotti dall'aviazione siriana, ci siano state delle vittime tra i civili. Tuttavia, propone "un'investigazione onesta" riguardo a questi incidenti, ma senza scadere in accuse prive delle dovute prove.