Trump posta su Twitter una frase che fa preoccupare tutto il mondo: rivolgendosi alla Russia, invita Mosca a preparasi perchè i missili contro Assad stanno partendo e accusa Putin di essere dalla parte di chi uccide il popolo con il gas. Quello che fa più preoccupare probabilmente è l'utilizzo dei social per lanciare accuse politiche di così alto profilo, così da mettere in allerta tutto il mondo con un possibile pericolo di una guerra mondiale.

Venti di guerra

Nei cieli della Siria la situazione è molto tesa, specialmente tra Stati Uniti e Russia, ma anche altre potenze europee sono in gioco questa volta: come la Francia e il Regno Unito, oltre alle potenze regionali Iran e Israele.

Appena 7 anni fa scoppiò il conflitto in Siria e ora rischia di diventare la regione di un conflitto molto più vasto che coinvolge super potenze. Tutto è scoppiato quando il 7 aprile scorso alcuni medici e soccorritori e alcune milizie che combattano contro Assad hanno denunciato l'utilizzo da parte del governo siriano di armi chimiche.

Così come l'ultima volta, sono subito arrivate immagini di cadaveri stesi in terra tra cui molti bambini. Secondo alcune fonti l'attacco avrebbe ucciso circa 70 persone e altrettante 500 intossicate con i sintomi da esposizione a un agente chimico. La risposta degli Stati Uniti è arrivata immediata, con Trump che ha definito Assad un animale, e così il 9 aprile scorso è stata bombardata una base dell'aviazione siriana, azione secondo alcuni compiuta da Israele.

In questi ultimi giorni il presidente americano ha però alzato la voce anche contro la Russia e l'Iran, colpevoli di difendere Assad. Per Mosca le accuse di attacco chimico sono ridicole e "una provocazione", le Nazioni Unite per ora hanno bloccato una risoluzione di condanna sull'uso di armi chimiche e anche l'invio di un'inchiesta, Trump allora ha alzato i toni contro la Russia mettendo in moto la macchina di guerra.

Si stringono alleanze

Un anno fa è capitata la stessa cosa, e sempre il 7 aprile. In quell'occasione Trump fece partire i missili, ben 59 Tomahawk contro le strutture siriane. La Russia allora non intervenne ma si schierò politicamente con Assad, ora invece ha dichiarato che non rimarrà a guardare. Il presidente a stelle e strisce sta cercando alleati, vuole portare a termine un attacco più lungo questa volta, anche di qualche giorno.

Per ora Macron ha confermato il suo appoggio, mentre la May vuole vederci più chiaro prima di intervenire. L'Iran invece si alleerà con Assad, non vuole lasciare impunito l'ultimo attacco in Siria di Israele che ha causato vittime iraniane.