Il 2050 sarà l'anno in cui si raggiungerà la più alta quota di sovraffollamento globale e i 2/3 della popolazione mondiale abiterà nelle grandi città. Queste previsioni sono stati riferite dalle Nazioni Unite nel rapporto annuale sulla popolazione mondiale, secondo il quale nel 2050 la popolazione globale raggiungerà un picco per poi decrescere. Si verificherà un'emigrazione di massa della popolazione rurale mondiale nelle grandi città, rischiando di causarne il tracollo.

Le grandi città

Secondo il rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite, già ad oggi, le grandi metropoli di Paesi come il Brasile, la Cina e l'India sono al tracollo.

A detenere il titolo di città più popolata al mondo è, invece,Tokyo, che conta ben 37 milioni di abitanti, seguita da Delhi con 29 milioni, Shanghai con 26 milioni, Città del Messico e San Paolo del Brasile con 22 milioni di abitanti. Infine, troviamo Il Cairo, Mumbai, Pechino e Dacca che, invece, contano quasi 20 milioni di abitanti.

Sempre stando a quanto riportato nel rapporto dell'Onu, Delhi, in India, è destinata a diventare una megalopoli sconfinata, con diversi problemi di ordine pubblico e igiene. Già entro il 2028 dovrebbe riuscire a superare il primato detenuto da Tokyo riuscendo, inoltre, a superare anche le megalopoli cinesi, essendo la Cina la potenza contraddistinta dalla popolazione totale più grande del mondo.

La crescita delle aree urbanizzate

Il rapporto sostiene, inoltre, che il numero delle megalopoli è destinato a una continua e inarrestabile crescita. Negli anni Novanta le città che raggiungevano i 10 milioni di abitanti erano solamente dieci ma, attualmente, hanno raggiunto questa cifra di abitanti ben 33 metropoli. I dati del rapporto sostengono che arriveranno a 43 nel 2030, coinvolgendo i Paesi in via di sviluppo.

Attualmente il 55% della popolazione globale vive nei centri urbanizzati e questa percentuale è destinata a crescere ancora fino al 68% in Cina, Nigeria e India entro il 2050, accrescendo quelle città di oltre un terzo.

La tendenza opposta

In alcuni luoghi, però, la tendenza è invertita. Città come Nagasaki in Giappone e Busan in Corea del Sud hanno visto diminuire la loro popolazione a partire dal 2000. Tale fenomeno sta riguardando anche altre città come Varsavia, Bucarest, Mosca e Kiev che dall’inizio del secolo hanno visto di anno in anno diminuire la loro popolazione totale.